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per questo che la figura del p. Innocenzo ha per noi un'abbagliante luce eroica e un fascino così prepotente. Dio stesso rispettò questa norma che il Beato si era imposta di evitare assolutamente le forme eccezionali e di inserirsi fedelmente nei modi esterni della vita comune a tutti, seminaristi o religiosi che fossero, ma con la sua grazia riuscì a compiere in lui il più grande miracolo: lo portò a vivere con intensità feconda la gerarchia dei valori, a realizzare con pienezza il prevalere del divino su l'umano, del celeste sul terreno, dello spirituale sul materiale. Il predominio della grazia su la natura, dei diritti e dell'amore di Dio su le esi– genze dell'uomo è evidentissimo in tutta la vita del p. Innocenzo, tanto che un minimo spostamento, nel rapporto di questi valori in lui, distruggerebbe la sua figura interiore, svuotandola del suo vero senso storico e religioso. Per questi motivi la glorificazione del Fratino di Berzo ha tutti i caratteri dell'attualità. Egli infatti non limita il suo messaggio .alla cerchia delle anime consacrate, intente, come lui, alla conquista dellà perfezione sacerdotale e religiosa. Per queste, ovviamente, l'esempio della sua vita ritornerà particolarmente valido ed efficace, se non altro · perché egli condusse un giorno la loro stessa attività, assolse i loro impegni e vittoriosamente superò gli ostacoli che sempre si frappongono al raggiungimento delle vette spirituali. Il p. Innocenzo tuttavia, sebbene sembri destinato ad essere un alto esemplare ai professionisti della perfezione cristiana, potrà dire una parola a tutti, poiché, come ogni Santo, anch'egli possiede il segreto dell'annuncio universale. Il nostro Beato non ha nulla da dire alla storia dell'Italia e del mondo; molto invece ha da dire all'uomo, all'anima umana, che egli richiama dall'assillo tormentoso della vita contemporanea al riposo dello spirito, dal frastuono delle vie e delle macchine al silenzio attivo degli altari, dal dinamismo febbrile alla contemplazione. Ten– dere a Dio, unirsi a lui e in lui perdersi: questo è l'unico ma immenso motivo della sua non lunga esistenza; a questo solo indirizzò l'effi– cacia della sua preghiera, della sua penitenza, il suo silenzio, la sua umiltà e la sua carità, la più semplice e la più ·eroica attività della sua anima. Immergendosi nell'Amore il p. Innocenzo scompariva a se stesso e si eclissava ad ogni realtà creata. L'espressione paolina: « Nascosto con Cristo in Dio » (1) è la più vera e più completa sua O) Col. 3, 3. - 265
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