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sepolcro degno delle sue virtù e della stima che godeva in tutta la valle. Nell'ottobre del 1895 la nuova tomba era finita e si procedè alla nuova esumazione. Ancora una volta Berzo e i suoi colli si affollarono di pellegrini. Mons. Luigi Marinoni, già suo professore a Lovere e biografo del Beato, celebrò i riti del suffragio e tenne il discorso di circostanza, ricordato nelle cronache locali come un av– venimento oratorio (6). Posta sul lato sinistro della cappella, la modestissima tomba porta la seguente epigrafe: « La custodia delle ossa dei Santi è arra delle benedizioni di Dio - onde nel memorabile 29 settembre 1890 - Berzo sua patria riven– dicò le spoglie - del P. INNOCENZO ScALVINONI cappuccino - da Bergamo esumate per concorde pietà di Clero e Popolo - ammi– rando l'angelica purezza e la serafica carità di tanto Figlio - mo– dellato sulla forma ·divina del Grande di Assisi». Nella pace della nuova tomba p. Innocenzo continuò silenziosa– mente ad accogliere devoti e pellegrini che ricorrono a lui per grazie e benedizioni. Il suo sepolcro divenne presto una sorgente di con– forto, una meta di speranze. Da ogni punto della .valle e da molte località della Lombardia, quasi ogni giorno arrivano lassù ancora oggi, alla spicciolata o a gruppi, dei pellegrini: anime gementi o de– relitte, povere creature che il dolore ha colpito e che attendono da lui un aiuto nella loro prova. Per tutti il Beato ha consolazioni e grazie: a volte, luminoso e improvviso, il gesto quasi miracoloso. Sarebbe arduo per noi seguire la seminagione di bene da lui compiuta, ma è pur necessario, a compimento della nostra narra– zione, riferire qualche fatto. Non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. « La signora Rosa Birolini da sei mesi era inferma di cossite, malattia della articolazione superiore della coscia. Il medico curante provò tutti i rimedi, ma invano. Il male resisteva ad ogni cura, anzi cresceva sempre più, al punto di ridurre tutta la coscia ad un'enorme piaga in putrefazione. Il dottore, confessando l'impotenza dell'arte medica, la diede per spedita e le disse di raccomandarsi al cielo e ai santi: perchè non rimaneva ormai che il loro potere per lei. (6) AF., voi. XXVI (1895), p. 226. Notizie relative alla costruzione della cappella sono nel Certificato, in P., p. 493. Purtmppo il conclamato discorso del Marinoni, che sarebbe per noi una preziosa fonte di notizie sul B., è andato perduto. Nel suo faldone mss. L/1255 a p. 193 si legge: « L'unita orazione funebre del P. Innocenzo può ben essere posta qui, perchè ·egli bevve i sensi della sua pietà dal Taccolini e dagli altri suoi educatori». Ma il discorso è stato strappato e asportato. -255-
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