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ghiera e al ritiro, l'impegno per il silenzio e per la fedeltà in ogni cosa. « Da ciò dobbiamo intendere, conclude, che ciò che ci rende grandi e accetti al cospetto del Signore non sono le ricchezze e gli applausi del mondo, ma una umiltà profonda, grande amor di Dio e fedeltà nei nostri doveri quantunque piccoli » (7 b). _ La considerazione delle virtù non gli impedisce di indugiare su la potenza e la bontà di Maria, fonte inesauribile della sua cieca fiducia in lei. < Aggiungete alla sua santità la sua sublime dignità di Madre di Dio a cui fu esaltata. Ecco: a quella divina Maestà gli angeli non osano riguardare per gli abbaglianti fulgori. Maria invece si accosta con confidenza e la chiama col dolce nome di Figlio » (7 c). Anche per lui la divina maternità è il segreto della onnipotenza di Maria sul Cuore di Gesù. Tutto passa per le mani di lei. Se vo– gliamo grazie, se vogliamo il dono della vera devozione, il perdono dei nostri peccati, chiediamo per mezzo di lei, poichè « molte grazie più agevolmente si ottengono per virtù del solo nome amorevole di Maria che non per quello dello stesso Gesù». Per conto suo egli chiede ardentemente una sola grazia: che il suo cuore sia puro dal peccato e infuocato d'amore nel servizio del Signore (7 d). Dal suo trono di gloria_Maria non dimentica i figli lasciati su la terra, ma soccorre tutti ed è maternamente pietosa anche verso il Beato, assistendolo nelle sue lotte e nelle sue amarezze. In lei, Madre di bontà e regina di misericordia, egli poneva tutta la sua speranza. « Maria è regina, ma regina di clemenza. Il suo cuore è un vaso di misericordia per la copia degli affetti, le sue mani sono un vaso di misericordia per le sue beneficenze, le sue labbra sono un vaso di misericordia per la benigna intercessione; e poichè ella ha generato la stessa misericordia le sue viscere non sono altro che un tesoro di misericordia » (7 e). Confermatosi in questa certezza il Beato cominciò a godere giorni di pace e di felicità. E non immaginava che di essere uno di quei privilegiati naviganti che s. Maria Maddalena de' Pazzi vide « su una navicella in mezzo al mare » e che « Maria, qual nocchiera, sicuramente guidava al porto » (8). (7 b) II, p. 11; per i pensieri citati sopra cf. I, 93; 172. (7 c) II, p. 10. (7 d) II, p. 96. (7 e) I, p. 169. (8) Il suo pensiero su la Madonna oltre che negli appunti dei due diari è dichiarato nelle prediche e negli appunti sparsi. Cfr. I, p. 167-70; 175, 185; II, p. 50; 85-89; 92-96; 127. - 217-
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