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XIV • L'amore più grande L'imitazione dei santi - Figlio di Maria - In luce euca– ristica - Il serafino degli altari - La messa dei santi Con Gesù appassionato e morto - Cuore a cuore. L'esperienza spirituale di p. Innocenzo si accompagna, nelle sue direttive e nei suoi sviluppi, con alcune devozioni che diremmo fon– damentali alla conoscenza completa della sua figura interiore. Fin dalla sua giovinezza esse vivono ed operano in lui stimolando alla imitazione ed accendendo eroici ideali. La sua anima è attratta da un tenerissimo amore per la Madonna e per Gesù. La Vergine ora come immacolata ora come addolorata, ma sempre come Madre del divin Verbo, è costantemente presente nella sua vita. Gesù lo attira nel mistero dolcissimo dell'altare, nel dolore della sua passione, nel fuoco del suo cuore. Togliere queste devozioni dalla vita del Beato significa distruggerla. Egli, in tutto il senso letterale del termine, visse di Gesù e di Maria. 1 - L'imitazione dei santi Ma attorno a queste devozioni fin dal lontano periodo della fanciullezza ramificano le pratiche quotidiane a s. Luigi Gonzaga, il santo della purezza incontaminata; a s. Giovanni Berchmans, il santo della fedeltà amorosa e generosa; a s. Ignazio di Loiola, il santo della volontà indomabile e combattiva. In seguito si aggiungono s. Gio– vanni evangelista, il santo dell'amore fiducioso e abbandonato; s. Fran- ._ 213 --

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