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tutte a rammendi. Ma p. Cipriano rispose mandando una tonaca nuova, fatta su misura. Don Antonio Moyer, che l'aveva sempre visto con un abito « il più sdruscito che possa portare indosso un cappuc– cino», assistette alla letizia dei religiosi quando il Beato, in abito nuovo, si divertiva a dar spettacolo. Camminava avanti agli altri pavoneggiandosi e ridendo, pur avendo nel cuore lo schianto per l'obbedienza che lo atterriva (32). I diari sono scritti su fogliettini volanti, legati alla meglio. I processi confermano dicendo che « usava tutti i pezzetti di carta accat~ tati per la casa » (33). Oggi di questi biglietti, che sono venerabili documenti del suo spirito di povertà, se ne conservano ben pochi. Nell'uso delle cose, anche minime, dipendeva dal superiore come un novizio. Un giorno aveva visto in mano a fra Francesco da Berzo una immagine di Maria così devota che gli venne il desiderio di averla. Come vice maestro avrebbe potuto tenerla con tranquilla co– scienza, ma non gli bastò l'animo e andò a chiederne licenza al p. guardiano (34). Quando per motivo di viaggio egli era costretto a usare il denaro, di ritorno al convento dava conto esatto di tutti i centesimi spesi. Appena giunto ad Albino per gli esercizi scrive su la copertina di un quaderno di prediche: « Ricevute L. 7.60; da Milano a Bergamo spese L. 2.88; da Bergamo ad Albino spese L. 0.72; consegnate a p. Guido L. 4.00 » (35). Egli non voleva nulla di questo mondo. « Che importa se un uccello è legato con un solo filo alla terra, se proprio per questo filo non può levarsi a volo verso il cielo» ? (36). « Oh felice niente! Oh felice nascondiglio dell'amore! che è di tanta virtù, che mentre non vuole soggettarsi a cosa veruna, ogni cosa soggetta e lascia addietro tutti i pensieri per maggiormente infiammarsi d'amore» (37). Queste espressioni dei suoi santi, che il Beato raccolse nei diari così abbondantemente, ci rivelano il genuino spirito francescano della sua altissima povertà. Come il suo serafico Padre, anche il p. Inno- (32) P., 359, 24. Veramente anche prima di questa occasione il p. provinciale aveva e~pressa l'idea di dargli un abito nuovo, ma il Beato « con quel suo modo piacevole nspose: Neh, Padre, anche s. Francesco andava con abito povero: per quel che sono io, qu·est'abito può andare avanti ancora un paio d'anni i>, P., 429, 156. (33) P., 416, 89. (34) P., 431, 164. (35) I, 209. (36) I, . 53, n. 8. (37) I, 54, n. 19. - 170 -

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