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Neppure nelle case dei parroci o dei secolari poteva dunque egli dirsi tranquillo. Le notti veramente ideali, quelle che segna– vano l'apice della sua soddisfazione, le passava soltanto in chiesa quando, per una felice distrazione del sagrestano, il Beato vi rima– neva inosservato. Una volta si recò a Demo di Rezzo dove era parroco don Bettinelli, suo compagno di seminario, per il triduo di s. Luigi. « La vigilia della festa, uditi i penitenti quanti ve ne erano, si fermò in chiesa a pregare, dimenticandosi della cena e rimanendovi tutta la notte. Al mattino io, con la confidenza di buon compagno, ne lo rimproverai ed egli mi rispose dicendo che, non vedendo più nè sacrista nè altri in chiesa e non sapendo come chiu– derla, vi stette a custodirla, tanto più volentieri perchè aveva ancora da recitare alcune preghiere e che non aveva fame e che la notte era stata tanto corta che non si accorse neppure. Queste cose, con– clude il teste, le faceva e diceva con tanta naturalezza che gli parevano proprio le cose più ordinarie » (34). 6 - Vittima riparatrice P. Innocenzo, per le tendenze del suo spmto e per vocazione divina, entrando fra i cappuccini veniva a collocarsi su la sua via spirituale. A confermarlo e a dargli l'ansia dell'ascesa, gli valse mol– tissimo l'incontro con gli scritti e la vita di s. Margherita Maria Ala– coque e là divozione, già tanto viva e operosa in lui, al s. Cuore di Gesù. La vita della santa maestra diver.rà il suo modello e la divo– zione al s. Cuore sarà uno stimolo fortissimo alla sua brama di immo– lazione. Tutte le richieste di riparazione e di immolazione fatte da Gesù alla santa vengono dal p. Innocenzo trascritte nel diario come domande rivolte a se stesso, tanto che a noi non sarebbe difficile stabilire un parallelo - sotto il pro.filo della riparazione - tra s. Margherita Maria e il Beato. Dai suoi scritti sappiamo ad esempio che la Santa soffriva moltissimo durante il carnevale. Ecco le testimonianze sul Beato: « Nel tempo di carnevale, oltre la Via Crucis che ripeteva più volte ed altre penitenze che offriva in riparazione dei peccati del mondo, (34) P., p. 242, 156. Cfr. 365, 45; 372, 71; 381, 107. -153 -

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