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8 - AI convento dei Sabbioni di Crema Con la circolare del primo giugno 1881, che ricomponeva le famiglie religiose, il Beato ritorna all'Annunciata. A Milano dunque non rimase che il breve spazio di otto mesi. La sua andata a Crema, dove si recava a supplire nelle confes– sioni un confratello ammalato, cade nei primi mesi del 1881, e non vi si trattenne che per qualche settimana (30). La domenica suc– cessiva al suo arrivo, il Beato si mise nel confessionale degli uomini, ma il suo esaurimento fisico era così avanzato che, dopo le prime assoluzioni, cadde svenuto sul penitente. Lo si dovette portare a letto. Il medico del convento constatò lo stato generale in preoccu– pante debolezza, conseguente a mancanza di nutrizione. Lo si ob– bligò a mangiare e, quando ebbe recuperato le forze sufficienti, ri– tornò a Milano per riprendere il suo ufficio. Il p. provinciale, in– formato dell'accaduto e vedendolo così ridotto, decise di rimandarlo alle sue arie native: l'estate era ormai vicina e la montagna gli avrebbe fatto bene. Così il Beato può :ritornare al sacro ritiro del suo cuore, dal quale non discenderà che per compiere la sua ultima ob– bedienza e morire. Il disegno divino perseguitava i superiori facendo fallire ogni iniziativa diretta a sottrarglielo: questa ultima prova di Milano e di Crema fu eloquente per tutti. Ora Dio lo accompagnava lassù, seguendolo con occhio compiaciuto e con mozioni interne ineffabili. Al sacro ritiro egli l'avrebbe attratto a sè per sempre e tutto: più nessuno glielo avrebbe rapito. (30) P. ALIPIO DA ORIGGIO o.m. cap., Il Servo di Dio P. Innocenzo da Berzo, ed. IV, Brescia 1929, p. 54. Cfr. P., p. 167, 51; 169, 56; 170, 60. AP., c. 34, b. 7. -141-
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