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Questa impressione non era solo di alcuni. Anche fra Adeodato da Chiari, . che poi diverrà sacerdote fra i padri Salesiani, asserisce: « Appena lo vidi ebbi la certezza di trovarmi in compagnia di un santo». Soprattutto ne furono colpiti alcuni cappuccini francesi tem– poraneamente ospiti presso di noi (9). Ma questi ragazzi, naturalmente, non si accontentavano di os– servare il Beato negli atti ordinari della vita conventuale. Essi avreb– bero voluto, se fosse stato possibile, sapere e vedere tutto. « Noi gio– vinetti, depone un teste, eravamo stupefatti di come trattasse così aspramente il suo corpo. Quando si aveva la disciplina in coro, ricordo che andavamo il giorno dopo ad osservare il posto dove stava il p. Innocenzo e lo trovavamo tutto macchiato di sangue » (10). Questi bricconcelli qualche volta si recavano anche alla cella: in punta di piedi, trattenendo il respiro, perchè il Beato non si accorgesse. Stavano ritti presso l'uscio e impallidivano al sentire il fischio violento delle catenelle su le carni o si esaltavano, pen– sando a visioni celesti, quando udivano i suoi profondi sospiri al crocifisso e alla Madonna. Alcùni non resistevano alla tentazione di guardare per il foro della serratura: p. Innocenzo era in ginoc– chio su dei sassi, in pianto, col crocifisso in mano (11). Se l'impressione che faceva sui giovani era così grande ed efficace, chi meglio di lui poteva guidarli alla santità cappuccina? Perchè non nominarlo almeno vicemaestro? 4 - Inettitudine congenita al lavoro I superiori di provincia .e il maestro non dovevano ignorare gli scarsi risultati ottenuti dal Verzeri e dal Bertazzoli al seminario di Brescia quando vollero il Beato vicerettore, ma tentarono ugual- ho ricevuto dal Signore, dopo la santa Messa e la vocazione religiosa, è qudla di aver conosciuto il p. Innocenzo. Bastava trattenersi con lui per sentirsi svanire ogni difficoltà nel servizio di Dio: e questo specialmtnte avveniva nel confessarci da lui ». P., p. 294, 113, deposizione di p. Angelico da Vico di Fassa. (9) P. 176, 18: « Summarium add. », p. 2; 174, 12. Sui Frati Cappuccini francesi, pre– senti in quegli anni, in alcuni conventi della nostra e di altre province italiane, cf. AF., VIII (1877) 77, 202, 292, 370, 506, 596, ecc. (10) P., « Summarium add. », p. 1-2. (11) « Siccome era tanto mortificato e penitente, non ci faceva meraviglia quando andavamo alla porta della sua cella in punta di piedi e, curiosi della sua santità, si fissava l'occhio per una fessura per vederlo ginocchioni su dei sassi. Quante volte poi lo si udiva flagellarsi a sangue». « Summ. add. », p. 4. -130-
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