BCCCAP00000000000000000000771

tredici mesi, cioè dai primi di luglio 1875 all'agosto dell'anno se– guente. Il brevissimo tratto di tempo e il fatto che egli vi giungeva sconosciuto, crearono il silenzio delle fonti. Quando usciva, si accom– pagnava con gli studenti per la solita passeggiata settimanale e in convento i suoi stessi compagni lo andavano perdendo di vista, perchè, presi dallo studio e dalla scuola, erano staccati da lui per lunghe ore del giorno. Il direttore e i religiosi della famiglia, veden– dolo così esemplare _e pio, lo lasciavano fare. Così la sua vita si nasconde in Dio e fluisce nel silenzio. Forse egli indugiava a lungo in cella intento a letture ascetiche o raccolto nella preghiera, certamente sostava nel coretto che dal corridoio su– periore permette la vista del tabernacolo. Questo dovette divenire assai presto il suo luogo preferito, il silenzioso cantuccio per i suoi dolcissimi appuntamenti con Gesù. Ma non ostante il silenzio delle fonti il periodo di Albino ha luci non trascurabili per la conoscenza della sua vita interiore: esso infatti segna i suoi primi orientamenti decisivi su la via della santità francescana. 2 - Le ascensioni dello spirito Il venti novembre 1875, al termine degli esercizi spirituali com– piuti con la famiglia religiosa, il Beato scrive nel diario: « Terminati li santi esercizi e fatta la confessione semestrale dal tempo della professione. Pratica: umiltà. Eccitamenti: Ho meritato l'inferno e posso meritarlo ancora. Gesù inchiodato in croce soffre spasimi così terribili per l'anima mia ed io che fo? » (4). La grandezza di questi sentimenti è tale che supera gli interessi della cronologia, anche perchè sappiamo che essi dovevano essere costanti nella sua anima. La preziosa nota ci aiuta a stabilire che egli aveva intrapreso con fervore la via spirituale francescana, che gui– da all'umiltà profonda e alla croce insanguinata di Gesù. Questa dire– zione, che diverrà sempre più precisa, spiega la sua sete di nascon– dimento, la ricerca e la gioia dell'umiliazione, l'energia con la quale tratta il proprio corpo e lo sottopone alla più aspra penitenza. Il suo ardore di estenuazione sgorgà dal patire di Gesù, che andava (4) I, p. 34. -- 127 -

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz