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IX - Da un convento all'altro ( 1875-1881) Lacune incolmabili - Le ascensioni dello spirito - Ritorno alla valle nativa - Inettitudine congenita al lavoro - La professione solenne - Vicemaestro al santo noviziato - Alla redazione degli Annali - Al convento dei Sabbioni di Crema. Dopo il nov1Z1ato i chierici neoprofessi venivano allora trasfe– riti ad Albino. L'itinerario era fisso: infilavano la mulattiera alta, puntando su Erbanno e Boario, sostavano a Lovere per mezzogior– no e passavano la notte al vicino convento di Sovere, sotto il vigile santuario di Maria. La mattina seguente, per tempo, erano già in cammino per la val Rossa o la val Seriana. Due mesi dopo la sua professione semplice (1) anche a p. Inno– cenzo venne data questa obbedienza, non ostante fosse già sacer– dote e non dovesse, come gli altri, attendere ancora agli studi sacri. Ciò infatti rientrava in un criterio di saggia prudenza da parte dei superiori maggiori, i quali, pur ammirandone le virtù, credettero bene di assoggettarlo alla disciplina comune. Ad Albino, sotto la gui– da del p. direttore, egli avrebbe potuto continuare nell'opera della sua formazione francescana e cappuccina. Quando partiva dall'Annunciata il Beato aveva trentun anni. Egli aveva ormai raggiunto quei tratti fisici e fìsonomici che poi resta- (1) AP., c. 34, b. 7. - 125 -

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