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vero, penitente, orante, appassionato. Quello che fu lo statuto della Pia Unione per la sua preparazione spirituale al sacerdozio, sono ora, affinchè si educhi e viva nella nostra spiritualità, la santa Regola, le Costituzioni e questo « Modo pratico». 8 - Faccio voto e prometto La mattina del ventinove aprile 1875 fra Innocenzo celebrava la messa trasfigurato dal fervore. Il sacrificio del Corpo di Cristo finalmente si completava in lui con l'offerta totale della sua vita: si donava a Dio coi voti religiosi di obbedienza, povertà e castità. Nella chiesa si affollarono i comparrocchiani saliti con don Ce– resetti e con la mamma per assistere alla cerimonia. Il vecchio par– roco non ebbe da faticare per trovar parole e concetti al suo discor– so: che volle tenere lui e che gli uscì meravigliosamente dal cuore. Ma il Beato non lo potè seguire, come non potè, se non a momenti, pensare alla mamma. Immerso in Dio rivedeva in quegli istanti su– premi i suoi propositi e i suoi doveri altissimi. Le cose più ardue e più impegnative, inserite durante l'anno nel diario, gli tornavano alla memoria una dopo l'altra: sopra ognuna sostava con la mente e ad ognuna rinnovava la sua volontà di attuazione. « E' buon segno quando la castità è timorosa». « Vedete quel bel giglio, pensavà con s. Francesco di Sales, che è simbolo della castità? Esso conserva il suo candore e la sua fragranza tra le spine medesime, purchè non sia toccato. La purità si offusca ad ogni con– tatto, quantunque fatto per scherzo e modesto>>. « Se sentite ripu– gnanza alcuna nel rompere la vostra volontà è segno che mostrate poco amore al vostro Dio, perchè in una cosa con cui potete ono– rarlo sommamente, come è questa dell'annegare voi stessi per suo amore, non vi volete affaticare». « Ricordino i frati che per amor di Dio hanno annegato le loro volontà». « Tutto quello che man– cherà al religioso in questa vita gli sarà reso con grande usura nel– l'altra» (35). Inginocchiato su la predella dell'altare il Beato mise le mani nelle mani del suo maestro e pronunciò la formula della sua con- (35) I, p. 25, ri. 22; 26, n. 40; 64: « 1 tre t1oti ». _: 123-

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