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stanca, si sarebbe trovata nell'impossibilità di godere in pace la poca eredità del marito, poichè don Giovanni avrebbe pur fatto te– stamento: tutto sarebbe passato nelle mani di Lorenzo, il figlio della prima sposa, e sarebbero stati guai molto seri. La povera donna aveva ragioni umane più che sufficienti. Noi pure non sappiamo darle torto. Ma, d'altra parte, se don Giovanni resistette agli assalti del sentimento filiale, bisogna dire che era profondamente con– vinto della vocazione divina. L'alternativa del Vangelo gli si po– neva in tutta la sua drammatica durezza: o Dio o la mamma. E non vacillò neppure un momento. La povera donna chinò ancora una volta il capo e fece a Dio la più grande offerta della sua vita. Mai come in quel momento sentiva di privarsi del suo don Gio– vanni è di rimanere nel mondo assolutamente sola. Come abbiamo accennato, l'oppositore veramente duro e peri– coloso era don Ceresetti. Il parroco usò tutte le armi possibili, so– prattutto fece leva sul sentimento filiale. Quando don Ceresetti accennava alla mamma il Beato scoppiava in lacrime e cambiava discorso. « Voleva pur bene alla sua mamma, dice Margherita Scalvinoni, e gli rincresceva lasciarla sola, molto più che essa di que– sto abbandono se ne rammaricava assai. Quante volte disse a me come a parente di confidenza: Margherita, fammi il piacere di prestare quei servigi che puoi alla mia mamma, che io in compenso pregherò sempre per te» (13). Tuttavia il maggiore e più potente alleato, quello su cui l'ar– ciprete contava con sicurezza assoluta, era la curia di Brescia. Quan– do, nelle loro discussioni, don Ceresetti sparava la bomba del vesco– vo che non voleva, del dovere di ubbidire al proprio vescovo, che era stato ordinato sacerdote perchè aiutasse il vescovo nella cura delle anime, don Giovanni rimaneva allibito, senza argomenti e senza parola. Cosa fare? Eppure dentro - e non era illusione - la voce di Dio chiamava sempre più forte e obbligante. Non sa– pendo che risoluzione prendere, egli correva davanti all'altare del ss. Sacramento, innanzi a Maria e pregava con tutta la forza del suo spirito: aiutatemi! Fu certo in uno di questi giorni di incertezza e sconforto che egli si recò a Pian Borno per chiedere consiglio a quell'arciprete, (13) P., p. 159, 18. Su questo tempo e su le vicende segrete che portarono alla de– cisione di entrare nell'Ordine cappuccino sono sempre utili: P., p. 154, 3; 156, 6; 159, 18; 162, 25; 162, 31; 164, 38 ecc. e AP., c. 34, b. I. - 113 - 8 - Beato Innocenzo

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