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scenderà una luce nuova per la conoscenza della sua figura interiore, sempre più drammatica e tormentata fino agli ultimi anni della sua vita. Le ipotesi più attendibili sul fine che il Beato ebbe per entrare in convento sono due: desiderio di maggior perfezione e preoccu– pazione per la sua salvezza eterna. La prima è testimoniata da una folta serie di deposizioni (3), l'altra soltanto da alcune espressioni isolate nei processi, ma confermate dai manoscritti (4). I due motivi solo in apparenza sono diversi, in realtà essi conflui– scono e diventano una sola ragione. Il suo spirito, sotto lo stimolo di una più grande perfezione, preoccupato di non poterla acquistare rimanendo nel mondo, cade nel dubbio di potersi salvare: la preghiera e la pratica della virtù più eroica attuano quello che poi inserì nel diario: « Il letto della buona morte deve avere per materasso la ca– rità, ma bisogna appoggiare il capo sui due origlieri dell'umiltà e della fiducia, spirando l'anima con umile confidenza in Dio» (5). Ma questo per lui non era sufficiente. Sentiva il dovere di una donazione più completa al Signore, perchè essa soltanto avrebbe at– tuato in lui quello che egli giudicava e sentiva indispensabile alla sua salvezza: la santità. Il timore di non potersi salvare, se fosse rimasto nel mondo, non fu prodotto dalla sfiducia in Dio, ma dalla conoscenza che aveva di se stesso e della sua umana fragilità. Egli sapeva di poter otte– nere tutto da Dio, ma sapeva anche di aver nient'altro in se stesso che la terribile capacità di peccare. Nel suo diario prega con s. Leo– nardo: « Signore, che ci perdete voi a darmi un grande amore a Dio, che vi costa il darmi una grande umiltà? Niente. Ma per me questa è la vita, è la sua salute» (6). In s. Teresa aveva letto che tutte le cose del mondo e tutte le azioni degli uomini si riflettono in Dio come in uno specchio tersissimo e fedelissimo. Sotto il brano della santa il Beato scrive questa nota personale: « Orrore al peccato, per non rappresentare cosa così brutta in uno specchio così lucido » (7). Di seguito a queste parole egli pone una indicazione unica in tutti 1 suoi scntt1: « Sono pensieri miei», e continua: « Paura di offendere un uomo! e non aver paura di offendere Dio, dinanzi (3) P., p. 128, 29; 155, 6; 160, 22; 160, 24; 162, 29 ecc. (4) P., p. 159, 18; I, p. 7, 22, 34 ecc. (5) I, p. 25, n. 27. (6) I, p. 34. (7) I, ivi. - 110 -
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