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bollite o un pezzo di cacio con polenta riscaldata. La mamma poteva insistere e pregare quanto voleva: egli si diceva soddisfattissimo: « Ho mangiato come un re » (7). Con gli affitti percepiti dai campi del babbo e dalla cappellania Testa, con l'eredità di Niardo, le elemosine delle messe e lo stipendio della scuola, si poteva andare avanti molto bene se don Giovanni non avesse avuto le mani bucate. Ma gli affitti si perdevano regolar– mente in piccoli innumerevoli mucchietti anticipati, che il Beato solle– citava per soccorrere i suoi poveri (8) e dello stipendio mensile come insegnante e direttore delle scuole la mamma non vide mai nulla. La buona donna avrebbe voluto che suo figlio andasse vestito almeno .decentemente. Non mancava mai la più linda pulizia nelle sue talari, ma ormai, dopo alcuni anni di sacerdozio, avevano toppe e mende da ogni parte. E come affrontare una spesa simile se don Giov.anni non riusciva mai a salvarsi un centesimo? Un giorno p. Eusebio lo vede a Berzo con cappello e talare che facevano com– passione: « Don Giovanni, gli disse, o bisogna venir subito in con– vento o occorre cambiare quel cappello » (9). 3 - La giornata del Beato Innocenzo Era privilegio esclusivo delle persone più mattiniere assistere ogni giorno al passaggio di don Giovanni per la piazzetta, diretto alla chiesa. Il suo spirito, infervorato dalla preghiera e dalla peni– tenza notturna, era già tutto preso dal mistero eucaristico che stava per rinnovare su l'altare. In quei momenti, vedere il Beato ed avver– tire come la preghiera sia capace di trasfigurare una persona, era la stessa cosa. Celebrava ordinariamente molto presto. La sua messa, per tutti i testimòni dei processi, « era molto lunga», « perchè si perdeva nelle orazioni ». « Dopo l'elevazione si perdeva con Gesù», àggiunge un altro teste. « Quando celebrava era tanto raccolto che non vedeva più persona alcuna ». Ma non ostante la lunghezza, la sua messa « era ascoltata volentieri perchè si vedeva in lui un fervore spe– ciale » (10). (7) P., p. 128, 30. (8) P., p. 128-29, 30. (9) P., p. 145-46, 101. (10) P., p. 137-38, 69, Cfr. p. 136, 58; 136, 63; 137, 64. -98-