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Tommaso da Olera (9). Su la presenza di Dio trascrive: « Mezzo per arrivare presto alla perfezione: aver l'occhio del continuo a Dio ed a se stesso. A Dio per far tutto per Iddio, spropriato da ogni pro– prio interesse; a se stesso per attribuirsi il vizio etc » (10). Egli si manteneva perciò su la sicura via indicata da Dio stesso a tutti coloro che vogliono, come Abramo, camminare alla perfezione più alta e nel tempo stesso attuava la massima sintesi del lavoro spiri– tuale. Nella luce della presenza divina emergono dai loro fondi bui tutte le manchevolezze e le brutture della nostra natura: e la deci– sione che si matura nell'anima è unica e grande: distacco da sè e dal mondo, anelante e spasimante brama dell'unione col Signore. Postillando nel diario le sue letture egli dice a se stesso: « Tieni Dio per tuo sposo ed amico e cammina alla sua presenza e così schiverai la colpa ed imparerai ad amare» (11). « Dio voleva che fossi continuamente in atto di sacrificarmi, scrive il Beato attingendo a s. Margherita Maria, e a tal fine mi diceva che mi avrebbe fatto provare più grave l'orrore delle difficoltà e la ripugnanza dell'anima nell'operare, in modo che in avvenire nulla avrei fatto senza grande violenza e ciò per somministrarmi materia di continue vittorie anche nelle cose piccole » (12). 4 - I suoi compiti in seminario Con queste disposizioni, raggiunte nelle meditazioni degli eser– cizi spirituali e a colloquio coi ,suoi antichi direttori, don Giovanni si animò al compimento del suo nuovo dovere, ormai certo che non solo esso era volontà di Dio, ma anche che Dio stesso disponeva le (9) FRA ToMMAso DA OLERA O.F.M. CAP., « Fuoco d'amore mandato da Christo in terra per essere acceso ovvero amorose composizioni», Agosta, 1682. (10) I, p. 50. (11) I, p. 54, n. 24. (12) I, p. 41-42: dalla « Vita della Ven. Margherita Maria», «Vittima», c. 21. Il titolo di Venerabile dato alla Santa - Margherita Maria fu beatificata il 18 settembre 1864 - e il fatto che il primo diario dei B. porti l'indicazione: Giovanni Scalvinoni di Berzo Inferiore, indu– cono a pensare che il p. Innocenzo abbia iniziato le sue raccolte spirituali già dai primi anni del s·eminario e che l'azione dei suoi maestri sul suo spirito fosse già decisiva e feconda diversi anni prima di quanto abbiamo supposto. Ma non osiamo affermarlo, pur ritenendo come tempo di inizio della compilazione delle sue sillogi almeno gli anni dei corsi teologici, cioè dall'autunno del 1863 al giugno del 1867. La ragione della nostra incertezza è l'umiltà del B. Egli, pur essendo a conoscenza della beatificazione avvenuta, non avrebbe osato - in una citazione come quella surriportata - mutare le parole del titolo del libro. - 88 --

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