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sue disposizioni con parole di s. Margherita Alacoque: « Il mio mae– stro mi ingeriva tanto timore di fare la mia volontà che fin d'allora conobbi che tutto quanto potessi fare non .gli sarebbe gradito se fatto non fosse per amore ed obbedienza » (2). Queste cose, con parole che salivano dall'anima,Gesù diceva anche a don Giovanni in quei giorni di preghiera e di pianto. E per amore al suo divino Maestro, crocifisso dall'obbedienza, il .Beato si si dispose a partire (3). 2 - Preistoria della nomina Durante l'estate del 1869 il canonico Borsa, che era vicerettore da anni, ottenne di lasciare l'incarico, e il posto rimasto vuoto imponeva al rettore Bertazzoli e al vescovo Vèrzeri il delicato problema di sce– gliere il successore. Mons. Giacinto Gaccia, allora professore in semi– nario, riferisce délle preziose notizie sui criteri seguiti dai superiori in questa nomina. I vicerettori devono essere esemplari nell'obbedienza, nella pietà, nella vita e capaci di tener gli occhi aperti sui loro ragazzi senza darne l'impressione. Tra assistente e giovani allievi si crea infatti spontanea o una santa emulazione o una gara di astuzie. Don Gio– vanni era senz'altro adattissimo per l'esemplarità della condotta, per la santità della vita, per la pietà ardente: egli avrebbe trascinato i buoni per le .vie dell'amore a Dio e della perfezione sacerdotale, ma quan,to ad avvedutezza non era davvero un capolavoro. I ·matrico– lati, che non mancano mai neppure hei seminari, avrebbero trovato una vera pacchia con lui, così semplice, sempre così assorto, quasi timoroso di aprite gli occhi. Egli inoltre mancava di una disposizione naturale, indispensabile a un assistente di seminario: la capacità di decidere e dì comandare quando il caso lo richiede. Un vicerettore deve sapersi imporre alla vivacità e alla reazione eventuale dei suoi soggetti, ma Dio non gli aveva dato che umiltà, ed egli non sapeva che obbedire, nascondersi e pregare. Furono questi i rilievi e le riserve che vennero fatte in semi- (2) I, p. 39: « Obbedienza». (3) Già da questo tempo abbiamo prove della sua intensa devozione .alla passione di Gesù. Sappiamo infatti che .a Cevo applicava le messe libere « ad onore 'dolla piaga del piede destro», « del piede sinistro», · « delle mani trafitte», « del sacro· costato», « del capo incoronato». Cfr. MuRACHELLI. P.F., L'Italia, 5.3.1943. -85-

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