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I motivi di questo entusiasmo erano la sua carità eroica in ogni tempo e con tutti, lo zelo ardente nel ministero sacerdotale, l'assi– duità al confessionale e al letto degli infermi, la sua predicazione calda e tutta spirante amor di Dio (12). L'unica voce discordante in questo coro di esaltazioni - pare incredibile! - era proprio quella di sua mamma, la quale, secondo uri teste, non condivideva la generosità del figlio verso i bisognosi ·(13). Ma la buona donna non era nè contraria nè incomprensiva, era sol– tanto una prudente amministratrice. Vedendo « l'entrata assai me– schina» · e sapendo che suo figlio « dava volentieri ai poveri quanto poteva», teneva gli occhi su tutto e misurava ogni cosa. Don Giovanni infatti gliene combinava una ogni giorno. Una volta, non sapendo cosa dare a un povero, tolse dalla pentola fa gallina che sua madre aveva messo a bollire e che doveva bastare per tutta la settimana. Ai lavatoi e su gli usci delle case le comari si passavano aUegramente la notizia e ridevano, ammirando il gesto di don Giovanni e immagi– nando le bizze di Francesca: la mamma, appena rincasata, prende il forchettone e si accosta alla pentola: gira, fruga e allibisce. « Don Giovanni, dov'è la gallina ? ». E don Giovanni sorride: « Se non c'è p1Ù vuol dire, mamma, che qualcuno è arrivato prima di voi » (14). . 3 ~ La preghiera di un serafino .· In data ventiquattro ottobre 1867 egli annotava nel diario: « Ho fatto la confessione annuale in Lovere in occasione dei santi Esercizi. Pratica avutane: esattezza nelle mie .pratiche di pietà e ad ottener questo tre Gloria a s. Luigi e dieci volte la giaculatoria Veni, Sancte Spiritus, etc., ~e il numero almeno non mi dà angustia. Bisogno ri- (12) P. p. 140, 79. (13) P.,. p. · 122-23, 16-19: « Addetti io e lui alla medesima . parrocchia di ' Cevo, ci vedevamo di frequente e sl il parroco don Coclenotti che la popolazione tutta Io veneravano, qual'era in realtà, per un vero santo. Da questa altissima opinione discordava soltanto la · di lui madre, perchè alquanto rozza ed anche un po' taccagina, credo fino al punto di lasciargli mancare qualche cosa anche ciel cibo necessario. Veramente l'entrata era assai meschina, e un po' per questo e un po' perchè sapeva che il suo don Giovanni dava volen– tieri ai poveri quello che poteva, lo reneva un po' a stecchètto. La popolazione di Cevo aveva però inteso di qual cuore fosse il suo don Giovannino. Nel ministero sacerdotale Io Scalvinoni diede fin da principio ottime prove dello zel_o cli un santo». Deposizione di don Giovanni Maria Rondini, cappellano alla frazione di Andrista. (14) P., 139-40,. 78. Questo fatto è largamente testimoniato nei processi, poichè si ripetè più volte a Cevo e a Berzo. Cfr. P., 129, 32-33. .:_ 75
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