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Capitolo sesto RIFIORISCE LA SPERANZA Tempo di Quaresima La Quaresima, tempo forte della liturgia e della vita cristiana, sarebbe cominciata tardi, in quell'anno 1962. Il Mercoledì delle Ceneri, giornata densa di significato, cadeva il 7 marzo. Gli abitanti di Garabandal sapevano che la Quaresima è un tempo di penitenza, per cui tentavano di imporsi qualche mortificazione secondo le antiche tradizioni. Tuttavia, alla luce di quello che suc– cedeva, quelle penitenze tradizionali acquisivano per tutti, o al– meno per molti, un significato particolare. Fu così che la richiesta di un miracolo - non nuova per altro nelle preghiere estatiche del– le ragazze - divenne supplica quotidiana. Il 12 marzo, si udì chiaramente questa supplica nel corso d'un colloquio di Loli con il defunto Padre Luis Maria Andréu. Due giorni più tardi, il 14, Jacinta ripeteva con insistenza alla Madonna: «Su, compi il miracolo, così la gente finalmente crederà». E Maximina Gonzalez scriveva fin dal 7 marzo alla signora Asun– ci6n Pifarré: «La notte scorsa Jacinta e Mari-Loli chiedevano, co– me sempre, un miracolo: "Dai! dicevano, fai un miracolo. Lo farai? Dai! Vengano splendori, poiché la gente non crede. Fa' un mira– colo affinché tutti credano... " Dopo l'estasi abbiamo chiesto loro cosa avesse risposto la Santa Vergine; esse replicarono che, per tutta risposta, la Vergine sor– rideva». Eppure numerosi miracoli si erano prodotti a Garabandal e con– tinuavano a prodursi, ma non erano sufficientemente spettacolari agli occhi della gente. Probabilmente le bambine non avrebbero insistito tanto se la Madonna non avesse lasciato loro intendere 78
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