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Placido Ruiloba d~ Santander, la cui convinzione nella realtà delle apparizioni non b esente da crisi e dubbi... «Ero rimasto impressionato da quel messaggio del 18 ottobre ... Il contenuto del messaggio, perfettamente ortodosso, tormentava la mia coscienza. Io stesso ammettevo che, effettivamente, abbia– mo una grande necessità di diventare migliori e la buona volontà a questo riguardo :ion mi faceva difetto. Tuttavia mi attanagliava sempre il dubbio sui fatti di Garabandal, e quando salivo lassù - cosa che facevo d~ frequente - mi sforzavo di discernere tutto ciò che poteva rivelarsi negativo in questa faccenda, non per puro spi– rito di contraddizione, ma con la preoccupazione di far luce sulla verità. Ebbene, uno di quei giorni d'autunno del 1961 (non ricordo esat– tamente la data) 2rrivai al paese molto preoccupato a causa degli avvenimenti che avevano sconvolto quel luogo . Vi giunsi di notte, poiché le giornate si erano considerevolmen– te accorciate. Le bambine al mio arrivo erano già in estasi. Restai apposta in dispar:e, in un luogo abitualmente fuori dal passaggio delle note marce estatiche. Sempre tormentato dai dubbi, dissi men– talmente: "Vergine Santissima, guarda la quantità di persone che sono venute fin sui. Se tutto questo fosse solo una menzogna... guarda quanto mai.e potrebbe risultarne! Ti chiedo, per dimostrarmi chiaramente che :utto quello che accade qui proviene proprio da Te, Ti chiedo che, sebbene molto in disparte come sono adesso, una delle bambine venga a portarmi il crocifisso da baciare" ». Il signor Ruiloba racconta ancora come dal luogo dove si trova– va potesse osservare bene ciò che succedeva, e come Conchita, ri– masta sola in estasi... tornò infine a casa sua. «Provai allora :ma terribile delusione, constatando che la mia preghiera non era stata esaudita e che, di conseguenza, tutti i miei dubbi sembravano fondati. Stavo assaporando dentro di me que– sta amara soddisfazione, quando ... » vide con sorpresa la porta della casa aprirsi, alcune persone uscire e, dietro, la ragazza nella sua caratteristica posizione di estasi... «Venendo dritta verso di me, giunse al luogo dove ero rimasto nascosto e si pose davanti a me. Per tre volte mi diede da baciare il crocifisso che aveva in mano! La risposta era ccsì chiara che tutti i miei dubbi svanirono, alme– no temporaneamente». Il signor Ruilo::,a fece bene a mantenere questa riserva: «alme– no temporaneamente»: a Garabandal, infatti, si manifestò in più occasioni quella incredulità delle anime che già Gesù aveva rim- 69
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