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Dopo qualche minuto di attesa apparvero, a una certa distanza, le quattro fragili figure delle bambine, circondate da diverse guar– die civili a cavallo». Improvvisamente il tempo mutò: «La tempesta di pioggia e ne– vischio che ci bagnava fino alle midolla e che toglieva ogni visibi– lità cessò di colpo; un forte vento sgombrò le nubi scure e pesanti, e apparve la luna. Una luce pallida rischiarò tutto: i Pini, i sacer– doti, le bambine, le guardie civili. Confesso che fu per me uno spet– tacolo impressionante». Molti, in quel momento, credettero con certezza che il miraco– lo tanto atteso stesse per verificarsi... E invece non accadde nulla. O, piuttosto, ci fu soltanto la proclamazione del messaggio, an– nunciata dalle bambine, ma in forma ben diversa da quella pre– scritta dalla Vergine. Le veggenti consegnarono a Don Valentfn l'umile foglio su cui figurava il testo del messaggio, firmato da tutte e quattro. Secon– do le istruzioni della Madonna, Don Valentfn avrebbe dovuto pro– clamarlo lui stesso ai Pini, ma «lo lesse per sé e ce lo rese perché lo leggessimo noi» (diario di Conchita, pag. 38): Il signor parroco del paese non ebbe il coraggio di proclamare al pubblico quel breve testo perché giudicato da lui troppo puerile. La gente aspettava qualcosa di grandioso, di sensazionale, ma questo ... La nostra mancanza di rettitudine ci ha resi complicati, per cui restiamo indifferenti di fronte alle cose semplici. «Distinguevo chiaramente - continua Maria Herrero - la voce infantile di Conchita che leggeva il messaggio». Due uomini rilessero successivamente, a voce alta, il messaggio, perché non si era sentita bene la voce della bambina. Così fu reso noto ciò che era stato stabilito. Dalla notte di Ga– rabandal si proiettava sulla notte del mondo la luce di poche paro– le, chiare e precise, che avrebbero lasciato forse insoddisfatte le anime complicate o orgogliose, ma che avrebbero offerto ai cuori semplici e aperti materia di profonde riflessioni sulla Salvezza: «È necessario 2 fare molti sacrifici, molta penitenza, visitare spesso il Santo Sacramento ma prima di tutto bisogna essere molto buoni. E se non lo faremo, 62

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