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questo proposito vi era una grande divergenza .di vedute: alcuni pensavano che sarebbe successo ai Pini, altri alla «Calleja», altri infine (e sembra·;ano i meglio informati), in chiesa. Molti dei membri della Commissione nominata dal Vescovo si trovavano in paese loro malgrado ed erano piuttosto corrucciati. Non tutti erano _::,resenti come avrebbe richiesto il loro compito, forse a causa del maltempo. Quelli che erano presenti si mostrarono estremamente scontro– si, non vedevar:o l'ora che tutto finisse al più presto. La notte si avvicinava: non Ei poteva prevedere ciò che sarebbe successo con tutta quella folla, in piena oscurità (nonostante le lampade tasca– bili e le lanterne), su quei pessimi sentieri, con un tempo cosl in– clemente. Ciò che accadè.e è descritto chiaramente nel diario di Conchita: <{La Santa Vergifze ci disse, durante l'apparizione del 4 luglio: "Sape– te cosa rappresent.i la scritta ai piedi dell'Angelo? Ebbene! Si tratta di un messaggio che vi darò il 18 ottobre e che trasmetterete, a vostra volta, alla gente". Ci spiegò, in seg~ito, il significato di questo messaggio e come avrem– mo dovuto comunicarlo, il 18 ottobre, sotto il portico della chiesa; Don Valentfn airebbe dovuto ripeterlo la sera, alle 10 e 30, ai Pini». Ma queste istruzioni non furono seguite. I componenti della Commissione ritennero di potersi attribuire il diritto di modifica– re il programma stabilito dal Cielo... e fecero autoritariamente pres– sione su Don Vclentin perché ne accelerasse e semplificasse lo svol– gimento. Verso le 8 di sera, Don Valentin, per sottomettersi ai desideri della Commissione, andò a cercare le bambine. Rapidamente, la notizia si sparse ovunque: «Ai Pini, ai Pini... » «Ci avviamm::> - prosegue nel raccando Maria Herrero - inciam– pando nell'oscurità, affondando in una specie di alluvione di fan– go, di pietre e di rami caduti dal versante dei Pini. Cadevamo, tal– volta rotolavamo. camminavano a quattro gambe, aggrappandoci alle grosse pietre del suolo e ai rovi ai lati del sentiero. Nonostan– te le continue cac.ute e scivoloni, nessuno, che io sappia, si era fe– rito, o contuso: non è sorprendente? Devo confessare che terminai la salita di cattivo umore non tro– vando in cima un posto di mio gradimento. Alla fine riuscii a piaz– zarmi in un luogo strategico per essere in grado di vedere bene, sebbene non foss~ in prima fila: la visibilità era abbastanza buona grazie a molte la:1terne e lampade accese. 61

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