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no perfettame:1.te normali, e che quei fenomeni di cui erano pro– tagoniste non potevano avere una spiegazione naturale. Nelle loro annotazioni, i signori Ortiz riportano, di quei giorni, non solo fatti importanti, ma anche dettagli deliziosamente curio– si; come questo: Conchita e Loli - che non avrebbero potuto in nessun modo presentarsi a un concorso di canto ... - cantavano in estasi l'Ave Maria, sulla porta della chiesa, in un duetto di mirabi– le precisione; o ::_ruest' altro: Conchita, sorpresa da un'estasi men– tre mangiava seduta accanto al camino, restò incredibilmente bloc– cata con un bicchiere di latte in mano, né ci fu modo di toglier– glielo per tutto il tempo dell'apparizione. Altri episodi di quei giorni furono di più elevato livello. La stessa Conchita ne fa cenno nel suo diario:«Durante un'apparizione, mentre scendevamo dai Pini Loli ed io circondate dalla folla, vedemmo co– me un fuoco tra !e nubi. Anche la gente lo vide, quelli che erano con noi e quelli che erano rimasti in paese. Quando quelfuoco misterioso cessò, ci apparve la Vergine Madre. Le domandammo cosa fosse. Ella ci disse: "E in quel fuoco che sono venuta"». Un altro segno celeste (Le 21, 11 e 15) si manifestò il 12 otto– bre, festa della Ivladonna del Pilar. Le estasi delle bambine comin– ciarono sul finire del giorno e si protrassero fin dopo la mezzanot– te. Durante un'estasi, Loli e Conchita proruppero insieme in un grido, mentre alzavano le braccia. «Istintivamente - scrive il dottor Ortiz - i nostri sguardi si vol– sero verso il cie:o e vedemmo avanzare da nord in direzione sud (vale a dire verso i Pini), una stella di grande luminosità che la– sciava dietro è.i sé una scia che durò qualche secondo». Secondo le asserzioni di Don Valentfn, «la luce non poteva, in nessun mo– do, essere confusa con quella di una stella cadente o una cometa». Questi fatti, probabilmente amplificati dal racconto da persona a persona, fecero sulla gente una grande impressione, cosl che ve– niva naturale chiedersi: «Quale sarà la conclusione di tutto ciò? Cosa vedremo il prossimo 18 ottobre?» All'avvicinarsi di quella data, arrivarono alcune personalità vi– cine alla gente di Garabandal: Padre Ramon Andréu, per esem– pio, che fece il viaggio in compagnia di un ingegnere tedesco resi– dente da molto tempo in Spagna, Maximo Foschler Entemann, che non era cattolico, ma protestante di grande fede. Venendo dalla Castiglia attraverso il passo di Piedras Luengas, furono vittime, prima di giungere a Garabandal, di un grave incidente stradale da cui il Padre usd con una caviglia fratturata. 57
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