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Non era forse un mese del tutto particolare? Era il mese del ro– sario, pratica di devozione che la Vergine aveva tanto raccoman– dato sin dal primo giorno, e che occupava sempre un posto privi– legiato nelle estasi delle bambine. La festa liturgica della Regina del Santissimo Rosario si cele– brava il 7 di ottobre, e quell'anno cadeva proprio di sabato, il pri– mo sabato del mese. Tante coincidenze mariane sembravano provvidenzialmente riu– nite perché si producesse l'evento decisivo, dopo tanti straordina– ri «fenomeni». Il rosario di quel 7 ottobre fu certamente il più bello del!' anno a Garabandal. Ci fu di tutto: preghiere lente e ben scandite, ar– denti (sappiamo come pregassero le piccole in estasi), meditazione silenziosa dei Misteri, canti che affioravano dal cuore molto più che dalle labbra; tutto concorse a rendere esemplare questa pre– ghiera comune. Quel rosario «di festa» non durò meno di due ore e un quarto! Eppure nessuno ne sentì la fatica, le bambine meno di chiunque altro, sprofondate come erano nella loro beata con– templazione. Mentre quest'omaggio così commovente del suo popolo saliva a Lei, la Madonna doveva forse sentire risuonare nel suo cuore, con forza particolare, le antiche e profetiche parole del Creatore: «Mi ha detto: fissa la tenda in Giacobbe E prendi in eredità Israele, E poni le radici in mezzo ai miei eletti» (Sir 24, 8-12). Non veniva Lei a Garabandal espressamente per compiere que– sto programma? Un nuovo Israele attendeva l'Anticipatrice di Dio per raccogliersi intorno a Lei e consolidare l'Alleanza divina. Quello stesso 7 ottobre arrivarono a Garabandal il dottore e la signora Ortiz. Lui, prestigioso pediatra di Santander; lei, Paquina de la Roza, donna di grande sensibilità e dotata di sottile chiaro– veggenza. Venivano decisi a trascorrere lì le loro vacanze, a di– spetto della mancanza di comodità, per seguire da vicino quei fe– nomeni che già li avevano fortemente coinvolti. Diventeranno così testimoni d'eccezione di molti fatti. La loro preziosa testimonianza è essenziale per cogliere meglio, oggi, gli eventi nel loro insieme 1 • Di tutti i medici che vennero successivamente a Garabandal, il dottor Ortiz fu quello che «studiò» le bambine con maggior at– tenzione e perseveranza, restando in contatto diretto con loro man mano che si susseguivano le estasi. La sua conclusione fu che era- 56
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