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Capitolo terzo UN AGOSTO FUORI SERIE «Santa Maria, Jv:ad,re di Dio e Madre nostra... » Il mese cominciò con un fatto che sembrò allora senza grande importanza, ma che in seguito si rivelò una chiave per compren– dere i misteri di 3arabandal. Il primo del nese era un martedl, giorno che sembra avere un legame particok.re con i Pini. Le bambine ebbero lassù estasi in tre ore diverse della giornata: a metà mattina, a mezzogiorno, a metà pomeriggio. Durante l'estasi di mezzogiorno, ora dell'Angelus, si sentirono distintamente le piccole che recitavano l'Ave Maria apporvi una modifica preziosa: «Santa Maria, Madre di Dio e Madre nostra». Possiamo segr:.a.are senza dubbio questo momento come uno dei più significativi per Garabandal. Da parte mia, non ho nessun dubbio: questa «Epifania maria– na», cosl abbon::lante e cosl ricca, si riassume in questo «Madre nostra» delle baninine nella loro preghiera estatica. Occorre leg– gervi un riassunto delle manifestazioni di Maria a Garabandal, nel suo preciso desiderio di essere capita e considerata prima di tutto come nostra «Madre». Le bambine che ogni giorno sperimentavano (e in che modo!) le attenzioni di Maria che si protende maternamente verso di noi, dovettero, dopo questa aggiunta spontanea alla più popolare pre– ghiera mariana, ccmprendere sicuramente meglio il perché di quei misteriosi eventi. Il giorno 3 avvenne per la prima volta il fenomeno delle «cadu– te estatiche» 1 • A fine pomeriggio, Conchita tornava al paese, do– po aver terminato il penoso allontanamento a Santander. 37
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