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Padre Ramon Andréu scrisse poco dopo quelle date: «Da quan– do Don Valentfo_ ha detto alle bambine di chiedere un miracolo alla Vergine per disporre di una prova valida e poter credere senza alcun dubbio, esse lo hanno più volte sollecitato. All'inizio, la Ver– gine sorrideva; in seguito pare che "si sia fatta seria" ... E le bam– bine a insistere: molti non credono, non crederanno senza miracolo; ma la Madonna ripeté a più riprese: "Fra poco crederanno"». La supplica non era rivolta solo alla Madonna; dalle annotazio– ni di Don Valent:n, sappiamo che quel famoso 16 luglio, festa del– la Beata Vergine del Monte Carmelo (e quell'anno per di più di domenica), le ragazze ebbero un nuovo incontro con l'Angelo che si mostrò loro se:npre sorridente ... Ma «quando gli domandammo un segno, si fece serio». Sembra dunque che la richiesta così insistente di un miracolo (che sicuramente si pretendeva molto spettacolare) non fosse fa– vorevolmente acc:ilta dal Cielo ... Si cadeva ancora una volta in una situazione che già. dispiacque molto a Gesù durante la sua vita tra noi. «Allora, al::uni scribi e farisei lo interpellarono: "Vogliamo vedere un segno chiaro (vale a dire qualcosa di prodigioso) fatto da Te". Ma Eg:i replicò loro: "Generazione malvagia e perversa! Un segno è quelle che mi chiedete? Ebbene, non vi sarà dato altro segno se non quello del profeta Giona"» (Mt 12, 38-39). Quoti– dianamente, Gesi dava loro «prove» su di sé e sulla sua missione e tuttavia essi, ucmini pieni di superbia e di pregiudizi, continua– vano a chiederGli di dimostrare con un prodigio la sua identità e la sua missione_ Alla luce di questo episodio evangelico, riusciamo a capire me– glio la richiesta di un miracolo a Garabandal. I prodigi non erano già stati numerosi e quasi quotidiani? Non si sarebbe potuta ripe– tere l'apostrofe di Gesù risorto ai due discepoli di Emmaus «Co– me siete insensati e duri di cuore nel credere!» (Le 24, 25)? Questa resister.2:a all'azione di Dio, per mancanza di una dispo– sizione del cuore all'umiltà e alla semplicità, Gesù la denunciò più di una volta sino a rinfacciarla, nell'ultima ora, al gruppo scelto dei Dodici. E altrove: «Se .::1on vedete continuamente dei segni e dei prodi– gi, non credete» (Gv 4,48), rispose al funzionario di Cafarnao ve– nuto a chiederGli la guarigione del figlio. Infine, agli A?ostoli, nel momento dell'Ascensione, «rimprove– rò loro la mancanza di fede e la durezza del loro cuore perché non avevano creduto a coloro che l'avevano visto risorto» (Mc 16,14). 31

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