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piacere che non si erano ferite né alle gambe, né alle ginocchia (ben– ché fossero cadute in ginocchio molte volte sulle grezze pietre del– la "Calleja"). Se questo non è un miracolo, che persone più intelligenti si incarichino di spiegarmelo. Un altro particolare che mi sorprese molto fu che le ragazze, dopo questa corsa che lasciava tutti noi sfiancati, non provavano né fa– tica né pesantezza, come se nulla fosse successo. Non si erano rese conto di ciò che si era prodotto intorno a loro; avevano l'impres– sione di non essersi mosse da lì e credevano che la loro estasi fosse durata solo pochi minuti: in realtà, era durata almeno due ore». Da questa seconda quindicina di luglio, i cammini estatici costi– tuirono a Garabandal uno dei fenomeni più vistosi e frequenti; centinaia di persone possono testimoniare le loro esperienze indi– menticabili. Possiamo domandarci quale fosse la causa di questi spostamenti delle ragazze in estasi: non troviamo altre spiegazioni che quella di un misterioso spostamento della Visione stessa. Questa teneva le quattro piccole come se fossero completamente sospese, irresi– stibilmente calamitate... e, senza alcuna violenza, le portava con sé dovunque volesse. Possiamo davvero affermare che le ragazze non seguivano la Visione, ma erano piuttosto trasportate da Lei. Per descrivere con quanta dolcezza e potenza venivano traspor– tate, facciamo affidamento sulle constatazioni del signor Lorenzo Otero: - le bambine camminavano senza alcuno sforzo e senza render– si conto del cambiamento di luogo; - talvolta si spostavano a velocità sorprendente, come se «aves– sero le ali ai piedi», secondo l'espressione immaginifica di un te– stimone; - perdevano la nozione del tempo: le ore sembravano loro «bre– vissimi minuti»; - alla fine delle marce, che sfiancavano coloro che tentavano di seguirle, erano fresche e calme come al risveglio da un sonno ri– storatore. All'inizio, le ragazze vivevano solo per se stesse questi cammini estatici... In seguito, divennero di frequente «strumenti» di par– tecipazione per gli astanti: stupenda condivisione concretizzata in preghiere e cantici. «Un giorno, la Vergine raccomandò a una delle ragazze di reci– tare il rosario in chiesa dopo l'estasi. La bambina trovò la chiesa chiusa: allora cominciò la preghiera davanti al portale; lì entrò di 28

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