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L'Angelo «preparava la via»... Il 1 luglio era un sabato, e di conseguenza giorno mariano. Le bambine delle estasi dovevano essere state sufficientemente preparate a ricevere comunicazioni più precise: quel giorno, infat– ti, l'Angelo parlò loro chiaramente. «Ci parlò di molte cose», scriverà più tardi Conchita Gonzalez. Ma la più importante fu senza dubbio questa: « Vengo ad annun– ciarvi la visita della Madonna, con l'appellativo di Beata Vergine del Monte Carmelo 4 • Ella vi apparirà domani, domenica». «Ben venga!» fu l'esclamazione unanime delle bambine. L'Angelo sorrideva... La data dell'evento non era scelta a caso: la Vergine di Naza– reth voleva iniziare una sua nuova visita sulla terra - visita che sa– rebbe stata lunga e affettuosa - il 2 luglio, giorno in cui la Chiesa celebri da secoli la festa della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta; ma la voleva iniziare presentandosi come Beata Vergi– ne del Carmelo per motivi profondi (che si sarebbero evidenziati a poco a poco), e non solo per manifestarsi nel mese di luglio, me– se legato dai tempi più remoti al suo appellativo più popolare. Quel giorno, le bambine, colme di gioia per l'annuncio che I' An– gelo aveva appena fatto loro, si sfogarono a lungo e con piacere con lui... Lo avevano già contemplato molte volte, e già questa era stata una cosa bellissima; ma non avevano ancora potuto in– trattenere una vera e propria conversazione con il loro caro visita– tore. Era questa la ragione per cui desideravano ardentemente parlargli e porgli numerose domande. Quel giorno finalmente lo poterono fare; l'Angelo era disposto a parlare e ad ascoltarle senza reticenze. «Quel giorno ci parlò di molte cose... » La maggior parte di esse resterà sicuramente segreta, riguardando solo le quattro piccole interlocutrici. L'interrogativo più interessante, almeno per noi, fu quello che gli posero sul significato della scritta posta ai suoi piedi durante gli ultimi incontri. «Ve lo spiegherà la Vergine», fu la sua risposta. E prese congedo dicendo loro: «Tornerò domani con la Vergine». «Peccato che tu ci lasci!», fu l'esclamazione delle bambine. Tornò. Soltanto allora fu chiaro di che Angelo si trattasse. Era nientemeno che l'Arcangelo San Michele, il primo di tutti gli Spi– riti beati, il Principe della milizia celeste, l'Angelo delle lotte su– preme e definitive... Certo, durante le sue apparizioni alla «Calleja» si era presenta- 16
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