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A tale scopo, il Cielo ci ha posto davanti a: - una nuova «epifania mariana» - un richiamo a un maggior rispetto verso l'Eucarestia - un annuncio dell'avvicinarsi di «tempi escatologici». Perché una nuova «epifania mariana»? Perché proprio Maria po– trebbe essere la nostra ultima ancora di salvezza. A Garabandal, la Madonna si è manifestata - di più, si è data a noi - anzitutto come «Madre nostra». Perché «un richiamo a un maggior rispetto verso l'Eucarestia»? Perché la reale presenza del Signore fra noi è ciò che la Chiesa deve assolutamente impedire venga messo in dubbio. Ed è invece ciò che sta accadendo. Perché «un annuncio dell'avvicinarsi dei tempi escatologici»? Per– ché è possibile che questi tempi siano già alle porte; perché non ci permettiamo di perdere di vista quanto sosteniamo nel Credo: «E verrà di nuovo nella sua gloria... »; perché senza un vivo senso dell'attesa, come già osservò Giovanni Papini, la fede non può man– tenersi viva nel cuore degli uomini. Non possiamo perdere di vista che ci sarà un momento finale nella storia. Ha scritto M. Garda Cordero 1 : «Gli scritti biblici ruotano in– torno ad un dramma teologico che si sta svolgendo in tutta la Sto– ria e che riflette il disegno di Dio per la salvezza dell'uomo e la sua riabilitazione. Dal primo capitolo del Genesi all'ultimo ver– setto dell'Apocalisse è percepibile una sorda lotta tra le forze che si disputano il cuore dell'uomo. L'uomo, esercitando male il suo libero arbitrio, sceglie di vivere separato da Dio per affermare co– sì la sua autonomia... e, da un altro lato, un Potere funesto pare dominare l'umanità cercando di deviarla dalla sua orbita naturale: il Dio della Creazione, che guida il Cosmo e la Storia». L'escatologia è lo studio dell'epilogo finale di questo grande dram– ma che è il cammino della nostra Salvezza. E c'è da chiedersi se Garabandal non abbia una sua dimensione escatologica. Ci sono sufficienti elementi per metterci in allarme e porci di fronte ai «tempi ultimi». - La presenza e il ruolo dominante dell'Arcangelo Michele che appare nell'Apocalisse come l'Angelo dei combattimenti supreml. - L'affermazione senza mezzi termini del messaggio del 18 giu– gno 1965: «Questi sono gli ultimi avvertimenti». - La trilogia «avvertimento - miracolo - castigo» le cui caratte– ristiche obbligano a porla fuori dal corso normale degli eventi celesti. 140

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