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mente nell'interr..ato che le Suore della Carità di Sant'Anna diri– gevano nella citti:.dine aragonese di Borja. Le due ragazze avevano già 16 anni. Era k prima volta che abbandonavano il loro paese, e, benché attratte in certa misura da quella nuova vita, tuttavia ne soffrirono molto. Si dice che Loli, nel giorno del suo congedo, inzuppò due fazzoletti di lacrime... Conchita le vide partire anch'essa con gli occhi lucidi. Per setti– mane aveva creèuto di poterle precedere andando al Pensionato delle Carmelitane Missionarie di Pamplona, come aveva detto ai suoi familiari. Ma sua madre, Aniceta, vi si oppose con una osti– nazione accanita.. :\!on si opponeva al fatto che sua figlia diventas– se una religiosa, oa doveva partire alla data convenuta. Perché? Padre Luna voleva portare Conchita a Roma, perché laggiù l' a– vrebbero ascoltata più che a Santander, dove era appena arrivato un nuovo Vescovo, nemico giurato delle apparizioni, Don Vicen– te Puchol Montls Il viaggio a Roma era organizzato per la prima quindicina di se:tembre, ma poi non poté realizzarsi a causa delle manovre del Vescovo di Santander presso la curia romana. Fu ne– cessario rimand::trlo «sine die», ma Aniceta decise che sua figlia non si sarebbe separata da lei fino a quando non fosse andata a Roma. Cominciarono così per la povera ragazza interminabili settima– ne, poi mesi di attesa. Talvolta si consumava nell'impazienza, as– saporando amara:nente la sua solitudine. Spiritualmente, non po– teva contare su nessun aiuto, su nessun consiglio autorizzato, poi– ché Garabandal era un paese pastoralmente abbandonato; talvol– ta sentiva il demonio che si aggirava intorno a lei e le prove inte– riori non le man::avano. Il 30 ottobre, ultimo sabato del mese del rosario, Conchita si recò alla chiesa del paese per fare la sua abituale visita al Santo Sacramento, e a['improvviso sentì dentro di sé un linguaggio che non poteva conbndere, quella della Vergine Maria. Non solo la :vladonna le pcrrò ineffabile consolazione, ma le fissò la data di un nuovo incontro: «Sabato 13 novembre sali ai Pini e Mi vedrai di nuovo. Mi porterai molti oggetti religiosi, io li bacerò perché tu li distribuisca, e :nio Figlio con questo mezzo opererà dei prodigi». Alla data indicata, al calar del sole, sotto una pioggia battente, Conchita lasciò le persone che si trovavano nella sua cucina di ca– sa, e, senza dare spiegazioni, salì ai Pini. «Pioveva... mentre salivo tutta sola alla collina, pentendomi dei miei difetti e rzpvomettendomi di non commetterne più, poiché ero 135

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