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ventate dopo. Conchita sembra farvi allusione quando scrive: «Que– ste locuzioni mi ha:,mo fatto molto molto bene. Preferisco le locuzio– ni alle apparizioni perché, nelle locuzioni, mi sembra di avere la Ma– donna dentro di me». Sono quasi le ultime righe del suo diario in– compiuto. Passò un mese o:a la prima e la seconda locuzione, e quello spa– zio di tempo sernb::ava dover diventare l'intervallo abituale. In una lettera del 7 luglic,, Maximina scrisse alla famiglia Pifarré di Bar– cellona: «Non se se vi ho già detto che Conchita e Loli ora hanno delle ''locuzioni''; è come se la Madonna parlasse loro senza che esse La vedano. I.✓.li dicono che nel corso di queste "locuzioni" pro– vano una gioia immensa. Mi pare che le abbiano una volta al me– se... » E verso la fine dell'anno, il 28 novembre, la stessa Conchita scriveva a Maria Herrero de Gallardo: «Mi chiedi di parlarti della Vergine... Cosa posso dirti se ora non La vedo più? Io Le parlo (o meglio Lei mi paria) solo una volta al mese. Questo mese però non ho ancora parlato con Lei: domani o dopo domani mi parlerà». E Maria scrisse qua~che tempo dopo sulla pagina manoscritta della bambina: «Il giorno successivo, 29 novembre, ebbe la locuzione che aspettava». Conchita dich:.arò che le locuzioni si producevano sempre quando e::a in preghiera, sia a casa sua, sia in chiesa. Loli affermò la stessa cosa. Una risposta interessante fu data dalle due bambine alla domanda posta da Don L6pez Retenaga: «Cosa scegliereste tra un' appari– zione, una comunione o una locuzione»? «La comunione!» risposero contemporaneamente. «Si cerchi di cogliere - notò il sacerdote - il valore di quella ri– sposta. Lo stato è.i felicità e di gioia che portavano le apparizioni e le locuzioni contrastava con l'aridità e la rigidità delle loro co– munioni. Sì, soltanto una grande fede poteva portare queste gio– vinette, senza formazione speciale, a formulare una risposta così giusta». Nelle locuzioni, intervennero dapprima la Madonna, poi in se– guito, anche il Signore. Quelle della Madonna erano improntate ad un affettuoso atteg– giamento materno. Quelle del Signore ... ascoltiamo Conchita: «Le apparizioni e locuzioni della Madonna mi riempivano di felicità; ma le locuzioni di Gesù erano ancora migliori. Non so, si trattava di qual– cosa di diverso, di superiore. Il Signore era molto serio e, quando mi parlava, sembrav::t preoccupato per tutti; la Vergine, al contrario, sem- 125

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