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In novembre, non poteva mancare l'attenzione verso coloro che «ci hanno preceduti nel segno della Fede e che dormono nel sonno della Pace». Le ragazze, nelle loro estasi, furono frequentemente condotte al cimitero per recitare, con i loro accompagnatori, le preghiere dei defunti. Su q·.1esti fatti abbiamo un bellissimo resoconto in una lettera di Maximina, del 6 novembre, indirizzata alla famiglia Or– tiz di Santander: «A riguardo delle apparizioni, posso dirvi che tutto continua come prima. Adesso, L rosario è sovente cantato per le vie del villaggio. Conchita si reca spesso al cimitero e l'altro giorno ci è andata con lei Maria-Dolores. Camminavano per le strade del paese cantando il rosario e ci portarono al cimitero. Ll, smisero di cantare e si mi– sero a pregare ccn grande devozione. Mai nessuna di loro, duran– te le estasi, era en:rata nel cimitero, ma quel giorno Conchita aprì la porta ed entri:.mmo. Non potete immaginare il grande rispetto che ella ispirò a tutti! Andarono dapp::-ima sulla tomba del padre di Conchita: si ingi– nocchiarono con grande devozione e appoggiarono la croce (il cro– cifisso che portavano tra le mani) a terra, poi l'alzarono offrendo– la da baciare alla Madonna. Sia l'una che l'altra facevano gli stessi gesti, naturalmente senza guardarsi, con gli occhi fissi rivolti al Cie– lo. Andarono pci sulla tomba di mio marito e anche lì si inginoc– chiarono: io ero molto emozionata. Da ll, vennero verso di me e mi diedero il crocifisso da baciare, lasciando che lo facessi a lun– go. Andarono idine su un'altra tomba, quella di mia madre. Co– me potevano riconoscere le tombe senza guardarle?» Nonostante Maximina termini questo racconto epistolare con questa frase: «Noi non sappiamo cosa significhi tutto ciò», mi sem– bra si possa cogliere questo episodio alla luce della dottrina della Chiesa sulla comunione fra i morti e i vivi (Comunione dei Santi). La Madonna si :nostrava a Garabandal in qualità di Madre, Ma– dre di coloro che sono ancora quaggiù, Madre di coloro che se ne sono già andati. Madre per le cose importanti, ma anche per quelle più ordina– rie: come testimonia il seguente fatto. Accadde in una notte di questo stesso novembre, una notte par– ticolarmente ventosa. In casa di Ceferino si svolgeva una veglia in attesa dell'estasi di Loli. Verso le 3 del mattino, il vento rad– doppiò la violenza come premonizione di un temporale. Julia, la madre, chiese a sua figlia di andare a raccogliere dei panni stesi 117

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