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fino all'ora della comunione, secondo il vecchio stile (vale a dire senza bere né mangiare niente dopo la mezzanotte precedente)». 2) Estasi accompagnate da sacrifici: «Le bambine sogliono aspet– tare a coricarsi sino alle 22 e 30; se a quell'ora non hanno ricevuto nessuna chiamata, vanno a letto. Se ne hanno avuta una, aspetta– no l'Apparizione tutto il tempo necessario, nonostante caschino dal sonno: la Madonna ha detto loro che devono aspettare e fare dei sacrifici... Esse non mancano di farne, poiché, durante la gior– nata, conducono una vita normale in casa loro, aiutando le ma– dri... La madre di Conchita mi ha detto che sua figlia dorme quasi meglio su una sedia che nel suo letto; passa le notti seduta aspet– tando l'Apparizione; dorme appoggiando la testa al muro. E il gior– no seguente, immancabilmente, riprende il suo lavoro. Le quattro bambine lavorano, lavano i piatti, puliscono, vanno a fare il buca– to al ruscello. Fanno tutto come le altre coetanee. La mancanza di sonno e di riposo non compromette né la loro resistenza né il loro aspetto». 3) Conversioni: «Nel corso di un'estasi notturna, nella notte fra il 5 e il 6 settembre, Loli ha pregato per una inglese non cattolica. Barbara era pallida ed emozionatissima. Terminata l'estasi ha par– lato con Loli; era convinta che tutto avesse origine dalla Vergine e era ben decisa a farsi cattolica». Quel mese di settembre fu un mese carico di speranze per tutta la Chiesa per l'attesa dell'apertura del Concilio ecumenico Vatica– no II convocato da Papa Giovanni XXIII. In quel Concilio, il Pa– pa e tutta la Chiesa riponevano enormi speranze ... 10 • Già molti padri conciliari, con il loro seguito, si erano messi in viaggio verso Roma. Alcuni di loro, provenienti dall'America La– tina, facevano sosta in Spagna: molti ne approfittavano per passa– re da Garabandal. Cosa succedeva veramente lassù? Fu così che, per esempio, domenica 16 settembre, due sacerdo– ti argentini giunsero al paese, osservarono con grande attenzione quanto accadeva e rimasero colpiti spiritualmente da quei luoghi. Quei due sacerdoti accompagnavano l'allora arcivescovo di Rosa– rio, il cardinale Caggiano. In quegli stessi giorni, il dottor Puncernau, neuropsichiatra di Barcellona, che già prima aveva esaminato le veggenti, aveva ri– preso le proprie osservazioni sulle bambine... Il dottor Ortiz di Santander, che si trovava sul luogo, lo avvicinò e gli chiese: «Ebbene, caro amico, quali sono le sue conclusioni?» «Le b~mbine sono perfettamente normali, non ne ho il minimo dubbio. E chiaro che i fatti non possono essere attribuiti ad alcuna 110
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