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da una parte all'altra. Sempre in estasi rientrò a casa, dove cadde in ginocchio e cominciò a parlare. Uno degli astanti avvicinò alle sue labbra un mi::rofono per tentare di registrare le sue parole, ap– pena percettibili.. . Dopo riascoltò ~a registrazione: l'emozione fu grande. Si tratta– va del chiaro anr.u.ncio di un miracolo. Annuncio che rapidamente dhzentò il princip~e oggetto dei corr.menti e delle attese della gente. E attestato dunque che, in quei giorni di settembre 1962, per la prima volta venne annunciato, in modo chiaro, preciso e incon– testabile, un mira::olo: un miracolo che non sarebbe stato affatto un «piccolo miracolo». Dalle prime bdicazioni, risultava che il miracolo: - sarebbe sta::c molto grande; - sarebbe stato visto da tutti i presenti a Garabandal e nei din- torni; - sarebbe staro visto dal Papa, in qualunque luogo si trovasse in quel momento, e così anche da Padre Pio; - sarebbe stato annunciato solo da Conchita. Un grande mi:acolo, a coronamento di tutti questi eventi, è con– fermato in queste poche righe del diario di Conchita (secondo mie informazioni, la bambina cominciò a scriverle nel settembre 1962 e smise nella primavera dell'anno seguente): «La Vergine S.mtissima mi ha annunciato un grande miracolo, che Dio Nostro Signore farà per Sua intercessione. Poiché il castigo sarà grande, perché ce b meritiamo, così anche il miracolo sarà altrettanto grande, perché i.' mondo ne ha bisogno». L'annuncio del miracolo fu sicmamente la grande novità di set– tembre; ma questo periodo non manca d'interesse per altri moti– \'i. Sarei quasi tentato di dire che questo mese fu uno dei più ric– chi di avvenimen::i, così come testimoniano le precise note di Don Valentin. A più riprese si parla in esse di: 1) Comunioni mistiche delle bambine: «Abitualmente l'estasi non dura molto, ma è assai emozionante. La bambina cade in gi– nocchio (sembra che il Cielo non sia assolutamente incline a favo– rire la comunio::1e in piedi). A voce molto bassa recita il Confesso a Dio onnipotente, si fa il segno di croce, congiunge le mani sul petto, tira fuori la lingua, inghiottisce qualcosa di invisibile, si ri– fà il segno di cro;::e, e infine recita a voce molto bassa l'Anima di Cristo. Poi nuovamente si fa il segno della croce e torna allo stato normale . Sembra che le preghiere dopo la comunione siano recita– te dall'Angelo stesso ... Le piccole mantengono sempre il digiuno 109

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