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saggio agricoltore di Pesués, Benjamfo G6mez: «quando Conchita aprì la bocca per comunicarsi, sulla sua lingua, esaminata con una potente lampada, non c'era niente di niente, e all'improvviso ap– parve un'ostia di un biancore immacolato»... Avrebbero rilasciato certamente questa dichiarazione nel modo più categorico e sotto giuramento davanti a un tribunale ecclesiastico. Ma né questo tri– bunale fu mai costituito, né essi furono invitati a deporre. Due uomini venuti da lontano vissero quella notte durante il fatto dell'Ostia due esperienze personali particolarmente intense: si tratta di Alejandro Damians di Barcellona e di un medico fran– cese di Parigi, il dottor Caux. Della lunga testimonianza del signor Damians voglio riprep.de– re solo qualche punto: «Devo segnalare che, poco prima della mezzanotte, le nubi che in precedenza oscuravano il cielo si dissiparono: una moltitudine di stelle, molto luminose tra quei montÌ, cominciò a brillare intor– no alla luna. Grazie a quella luce e a quella delle pile tascabili che rischiaravano la strada, potevo vedere chiaramente Conchita con la bocca aperta e la lingua fuori, nel classico atteggiamento di chi sta per ricevere l'ostia. Era più bella che mai! La sua espressione e i suoi gesti, lungi dal provocare il riso e dal sembrare ridicoli, erano di un misticismo impressionante e commovente. All'improvviso, senza ch'io possa descrivere come, senza che Con– chita avesse modificato nulla del suo atteggiamento o della sua esP._ressione, la santa Ostia apparve sulla sua lingua. E impossibile rendere l'emozione che provai in quel momento! E che provo tuttora ricordando quell'istante... E qualcosa che mi prende il cuore, lo riempie di tenerezza, rendendomi incapace di trattenere le lacrime che mi inondano gli occhi. Non mi resi conto del tempo che era passato. Ricordo solo, co– me in un sogno, le voci che mi gridavano di abbassarmi, e di aver sentito un colpo violento in testa... » E cosa successe al dottor Caux? Il giorno dell'Assunta dell'anno seguente, 15 agosto 1963, i due si incontrarono di nuovo a Garabandal ed ebbero un dialogo che fu poi con cura messo per iscritto 7 • Eccone i passaggi essenziali, più interessanti: Damians: «Quello che provai interiormente non lo potrò mai descrivere ». Caux: «Mi dica, ha guardato per tutto il tempo?» Damians: «Sì, da quando mi sono trovato vicino alla bambina 104

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