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che cadeva dal Cielo ... e qualcosa di ben più spaventoso che non posso ancora svelare. Il messaggio che ricevemmo allora ribadl che noi non ci preoc– cupavamo del castigo, mentre esso verrà quando meno ce lo aspet– tiamo. La Madonna chiese che tutti si confessassero e si comunicassero». Quello che la b~mbina rivelò non è molto. Quelle poche parole, tuttavia, devono bastarci per sapere cosa ci aspetta e quindi com– portarci di conseguenza3. Di fronte all'orribile spettacolo che avevano contemplato, le ra– gazze pregarono ~a Madonna di portare con Lei i bambini (Loli e J acinta avevano allora dei fratellini più piccoli) e risparmiare lo– ro tali sofferenze. Ma la Madonna disse loro che quando queste cose sarebbero successe i bambini sarebbero stati adulti. Miracolo eucaristico o frode sacrilega? Dopo due veglie come quelle delle «notti delle grida», possiamo immaginare qui.e fervore avrebbe regnato a Garabandal per il Cor– pus Domini del :.. 962 ... L'indomani di quella festa avvenne un evento che ha suscitato, forse più di ogni altro, discussioni e perplessità: sto parlando del cosiddetto <(Mi::acolo dell'Ostia». Conchita scrisEe nel suo diario: «Siccome insistevamo tanto pres– so la Vergine e i'Angelo affinché operassero un miracolo, il 22 giu– gno, mentre stavo per ricevere la santa comunione dalle mani dell'An– gelo, egli mi disse: - Sto per fare un miracolo, non io, ma Dio, per mio tramite e il tuo. Io gli dissi: - In cosa consi!terà? E lui replicò: - Mentre ti dc;rò la comunione, l'ostia santa sarà visibile sulla tua lingua. - Ma quando mi dai la comunione, l'ostia è visibile sulla mia lin– gua - dissi pensoSt.imente. Mi ribadì allcra che la gente non vedeva l'ostia, ma che il giorno del miracolo l'avrebbero vista». Conchita rirr..ase probabilmente un po' delusa per un miracolo in cui non trovava nulla di spettacolare. Si arrischiò a dire: «Ma questo miracolo s»rà poca cosa ("es muy chicu")».L'Angelo si limi– tò a sorridere. 99

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