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che Conchita raccontò nel novembre 1967, alla pittrice Isabel De Daganzo di Burgos: «Ricevemmo la prima comunione dalle mani dell'Angelo, Mari– Cruz ed io, ai Pini, alle 5 del mattino. Alle 6 fu la volta di Loli e J acinta che la ricevettero un po' più giù, in un luogo chiamato la ''Campuca' ', vicino all'attuale cappella di San Michele e alla pietra che la gente ormai chiama "la Pietra dell'Angelo"». Questo fatto si rinnovò per parecchie settimane (anche se non sempre allo stesso modo) come Conchita stessa scrive nel suo diario: «L'Angelo venne a portarci la comunione per molti gior– ni». Ma questi fenomeni dovettero interrompersi probabilmente al– l'inizio dell'autunno, al più tardi a partire dal 18 ottobre 1961. Maximina dice infatti nella sua lettera ai Pifarré di Barcellona: «Mi sembra che dall'estate scorsa l'Angelo non sia più tornato per da– re la comunione». Perché, dunque quel ritorno al fervore eucaristico durante il tem– po pasquale del 1962? Due caratteristiche distinguono il tempo liturgico pasquale: da un lato la celebrazione prolungata del trionfo di Gesù sulla morte; dall'altro, l'ardente desiderio della Chiesa di stimolare i fedeli ad una migliore comprensione di quel mistero attraverso la parteci– pazione all'Eucarestia. È nell'Eucarestia infatti che il Cristo «no– stra Pasqua» realizza e perpetua il suo sacrificio per noi come «Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo». Questo precetto della Chiesa esorta a «comunicarsi almeno una volta all'anno du– rante il tempo pasquale». La promessa fatta dalla Madonna alle bambine, nel corso delle estasi del Martedì di Pasqua, era dunque significativa: «L'Angelo verrà ora a darvi la comunione tutti i giorni quando non ci sarà la Santa Messa al paese». La promessa si realizzò, come conferma un'altra lettera del 4 maggio 1962 di Maximina, tranne che per Mari-Cruz (non se ne con<?sce il perché): «E stupefacente vederle arrivare (Loli e J acinta alle 6 del matti– no e Conchita alle 8) alla porta della chiesa dove hanno luogo le estasi; cadono in ginocchio per terra e, in estasi, recitano il Con– fesso a Dio q_nnipotente... terminando con una preghiera a Gesù Sa– cramento. E una grossa emozione per me vederle! ... » Le annotazioni scritte di Don Valent:fn sul fenomeno delle vi– sioni ripresero il 12 maggio 1962, dopo una lunga interruzione. 92
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