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pur essendo sul luogo, di scomodarsi più di tanto per essere te– stimoni di un'estasi. Bisogna qui ricordare che il dottor Luis Morales, psichiatra di Santader, faceva parte di questa Commissione composta, inol– tre, di tre sacerdoti e due medici. Tentò lui stesso, ma senza riuscirci, di influenzare le bambine usando il potere della sug– gestione. I Membri della Commissione parvero molto più preoc– cupati di raccogliere elementi a sfavore che di interrogarsi sulla realtà e la soprannaturalità delle apparizioni. Nel 1983, alla fine di maggio, il dottor Morales, durante una conferenza pubblica che fece un certo scalpore, conferenza te– nuta all'Ateneo :li Santander, dichiarò: «Se sono qui oggi per parlare della Vergine di Garabandal, è perché Essa ha modifi– cato (per me) la visione dei fatti così come si sono presentati; e lo faccio oggi ::on il per permesso della gerarchia ecclesiasti– ca... » 1 • «Evidentemente questo permesso era in contrapposizio– ne con il divieto che da più di una dozzina d'anni esisteva in relazione ai fencmeni verificatisi a partire dal giugno 1961>>2. Non si può che restare profondamente sorpresi di fronte a un tale dietrofront, soprattutto se si immagina ciò che avrebbe potuto significare per il seguito degli avvenimenti di Garabandal. Comunque si:;_, l'ora di Dio viene sempre a suo tempo. Il 24 luglio 1988, don Juan Gonzalez, curato di Garabandal, lesse pubblicamente, dopo la messa domenicale, una lettera del ve– scovo di cui riportiamo qui di seguito la traduzione: Santander, 14 luglio 1988 «Reverendo don Juan Gonzalez Gomez Puentenansa Caro don Jua__,, stiamo per intraprendere sui fatti di Garabandal uno studio sociologico che sarà poi seguito da uno studio teologico. Il ve– scovo sarebbe lieto se i parrocchiani di Garabandal, che furono - fra il 1961 e il 1965 - testimoni dei fatti che tutti conoscia– mo, potessero collaborare a questo studio rispondendo alle do- 9

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