BCCCAP00000000000000000000755
era giorno di moderata serenità e di santa speranza. L'orazione che si recitava ad ogni ora dell'Ufficio divino esprimeva questi senti– menti, ma per la signora di Barcellona ogni slancio di speranza con– solatrice sembrava bandito. «Il Sabato Santo non fu per me migliore del giorno preceden– te.Nonostante la cordialità che mi prodigavano gli abitanti e per– fino le mamme delle bambine, tutto il paese era ostile ai miei oc– chi. Mi sembrava che quei tratti di amabilità fossero dovuti alla pietà, oppure al timore che aveva risvegliato negli astanti l'evidente isolamento al quale la Vergine mi aveva condannata. A me impor– tava poco ciò che pensava la gente; quello che mi faceva davvero soffrire era percepire l'imperturbabile disdegno che, visibilmente, il Cielo mi testimoniava». Alla fine, al termine delle proprie riflessioni silenziose, toccata dalla grazia divina, la donna assunse il vero atteggiamento cristia– no: «Accettavo tutto, mi sottomettevo completamente alla volon– tà di Dio». Si sentì considerevolmente sollevata; anche se non del tutto li– bera dalla sua angoscia interiore, prese la decisione di non rivolge– re più domande al Cielo e di non aspettarsi più il minimo segno dalle bambine. Nel corso delle prime ore della notte, non ci furono processioni attraverso il paese, ma alcuni indimenticabili cammini estatici. Le quattro bambine, tenendosi per mano, percorsero con passo leg– gero tutte le vie, seguite da una folla che portava lampade, pre– gando e cantando inni... Quella singolare processione si concluse verso le 22 e 30. A quel- 1' ora cominciava in chiesa la solenne veglia pasquale, officiata quel- 1'anno da un gesuita: Padre Félix Corta, venuto al paese per le con– fessioni e le cerimonie liturgiche della Settimana Santa. Le vie erano deserte così come le case, con qualche rara ecce– zione: abitanti e stranieri si raccolsero in chiesa per celebrare i riti della veglia pasquale che si sarebbe conclusa con gli «Alleluia» della gioiosa messa della domenica di Pasqua. Un po' più tardi, le donne del paese si raccolsero di nuovo, per recitare, secondo un antico costume, un rosario prima dell'aurora. La signora Mercedes ricorda: «Malgrado la stanchezza, mi sen– tii spinta ad unirmi a loro. Cantando e pregando, cominciammo a percorrere le viuzze: l'atmosfera di devozione che regnava era impressionante! Non ricordo un mattino di Pasqua più fervente di quello. 86
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz