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va immediatamente i propri adepti e, sovente, un cronista avi– do di notizie a sensazione pronto ad assicurarsene l'esclusiva. Al contrario, curiosamente, la Chiesa sembra disinteressarsi di queste nuove «comunicazioni» celesti. In altri tempi la cir– cospezione non escludeva l'interesse, la curiosità e anche la spe– ranza. Se poi il pronunciamento finale concludeva per l' auten– ticità dei messaggi celesti, ciò diveniva per il luogo eletto, per la diocesi, per la nazione, motivo di gioia, di fierezza e di rico– noscenza. Si pensi ad esempio cosa sono stati per la Francia La Salette, Pontmain e soprattutto Lourdes, primaria meta di pel– legrini da tutto il mondo . Perché questa mancanza di interesse oggi? Parrebbe quasi che, visto l'attuale orientamento verso una religiosità universale che predica una felicità terrena, alla quale un Dio buono e tolleran– te ci avrebbe destinati, felicità che sarebbe preludio della bea– titudine eterna, non si sappiano più accettare né avvertimenti, né messe in guardia sulla condotta degli uomini, né tanto meno accogliere inviti alla penitenza. Ignorando ogni fenomeno, di qualunque genere, si elimina così il pericolo di scoprire qualco– sa che verrebbe a turbare o sovvertire l'attuale situazione, così come è stata stabilita; insomma, non si rischia di scoprire che il nostro entusiasmo per un Creatore dalla generosità senza ri– serve è in realtà suscettibile di molte critiche; ciò continuerà finché la Chiesa persisterà nella propria astensione da qualsiasi pronunciamento. Ripercorrendo gli eventi di Garabandal si ha l'impressione di trovarsi di fronte alla dimostrazione tangibile di questa tesi. Le apparizioni avvennero fra il 1961 e il 1965. La gerarchia ecclesiastica rifiutò di vedervi un qualsiasi intervento dell'Al– dilà. «Tutto, in questi fenomeni, può trovare una spiegazione naturale». (Quale? ci domandiamo). Mentre un gran numero di persone era testimone di fatti inspiegabili, e mentre medici spa– gnoli studiavano, a lungo e scientificamente, le giovani veggenti durante le loro visioni, vescovo e preti sembravano disinteres– sarsi a questi eventi e la Commissione canonica, al fine incari– cata dall'episcopato, mostrò la più sconsiderata disinvoltura, dal momento che i Membri nominati non giudicarono necessario, 8

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