BCCCAP00000000000000000000744

GESUALDO DA REGGIO CALABRIA 247 Nel 1760 i superiori della provincia, consapevoli dello zdo e della competenza del padre Gesualdo - egli era allora vicario nell'eremo della Consolazione nei pressi di Reggio - in questioni attinenti la vita regolare, lo incaricarono di studiare il modo pratico di vivere la povertà in quella grande comunità modello. Il padre Gesualdo scrisse un opuscolo Sulle provvisioni del vitto e sul ricorso a pecunia secondo la regola francescana, il cui tema centrale è la povertà come imitazione di Dio « esinanito », come spogliamento interiore ed esteriore e come incertezza del domani. Ne scaturirono conclusioni pratiche rigoriste. L'opuscolo circolò per la provincia suscitando proteste e denunce; ma vi furono anche reazioni positive di non pochi che sollecitarono il padre Gesualdo ad intraprendere, per il bene dell'amata provincia, un'altra battaglia per il ritorno integrale all'ideale di san Francesco, senza compromessi ed ambiguità. I conventi di ritiro Le gesta del gruppo di recolletti che, guidati da Ludovico da Reggio avevano inaugurato una riforma confluita, nel 1529, nella famiglia cappuccina, costituiva un ottimo punto di riferimento per il padre Gesualdo, impegnato ad erigere un convento di ritiro, dove alcuni volonterosi osservassero la perfetta vita comune, come agli inizi della riforma cappuccina. Non si trattava però di una nuova riforma o riformella, bensì'. dell'osservanza rigida delle costi– tuzioni per quanto riguardava la vita di preghiera, la povertà e la vita comune. Quest'aria di rinnovamento o di ritorno all'ideale primitivo circolava già in varie province cappuccine d'Italia ed estere. L'idea dei conventi di ritiro era inoltre promossa validamente dai defini– tori generali Cherubino da Nizza e Paolo da Colindres; e, con l'elevazione del padre Colindres al generalato (1761-66), essa sarà realizzata in piu luoghi dell'Ordine. Già nell'ottobre 1762, quando nella provincia di Calabria ancora fervevano le polemiche relative all'abito e alla povertà, i] padre Gesualdo aveva chiesto al nuovo ministro generale l'erezione di un convento di ritiro, dove si potesse << menar la vita che si

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz