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Il venerabile Gesualdo da Reggio Calabria e la sua lotta per l'ideale cappuccino di Isidoro de Villapadierna Gli toccò di vivere in un'epoca molto stimolante - la seconda metà del secolo dell'Illuminismo -, ma anche amara per chi portava nel sangue un'ardente fedeltà alla Chiesa e l'ansia per il ritorno alla purezza dell'ideale francescano-cappuccino. Propugna– tore anche lui della riforma degli studi, in linea con le conquiste della scienza moderna, avrebbe potuto essere un dotto e brillante pubblicista in difesa della verità cattolica, ma preferi indirizzate il suo sforzo al rinnovamento della propria vita e di quella dei suoi confratelli. Visse sempre da povero cappuccino, apostolo e guida delle anime della sua Calabria sconvolta dalla carestia e dal terre– moto; e, anche se l'opera che piu gli stava a cuore - i conventi di ritiro - fu annientata dal sisma del 1783, non per questo venne meno il suo impegno per la santificazione personale. Giuseppe Marco Antonio Luca Malacrinò nacque a Reggio Calabria il 18 ottobre 1 725, da famiglia di nobile ascendenza. Giovinetto pio, d'intelligenza pronta e memoria tenace, fu anno– verato tra i chierici della chiesa di S. Maria della Melissa, e intraprese lo studio della filosofia presso i domenicani della stessa città di Reggio. Durante gli esercizi spirituali in preparazione ai primi due ordini minori, decise di entrare tra i cappuccini, che in Reggio avevano due conventi: uno all'Eremo, santuario della Madonna della Consolazione, e l'altro nel cuore della città, piu recente e casa di studi. 16

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