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GESUALDO DA REGGIO CALABRIA 255 Il padre Gesualdo usò grande carità e comprensione verso di loro. Soltanto in una cosa fu intransigente: niente provviste né riserve di qualsiasi genere; tutto ciò che avanzava, doveva essere distri– buito ai poveri, ancora tanto numerosi nella regione terremotata. Intanto, nonostante i suoi 75 anni, continuava a predicare. Per non mancare a un impegno di tenere la quaresima del 1800 nella chiesa dei filippini di Messina, 11011 trovando una barca per attraversare lo stretto, stese il mantello sull'acqua e, insieme al suo inseparabile fra Mansueto, raggiunse cosi la sponda opposta lontana tre o piu chilometri. Dell'incredibile evento fu redatta una rela– zione giurata davanti a pubblico notaio. Ma non fu l'unico fatto del genere: già negli anni precedenti ben sei volte aveva attraver– sato fiumi a piede asciutto, sul suo mantello. Il 14 maggio 1802 il padre Gesualdo fu eletto ministro pro– vinciale. Con una lunga circolare - l'unico scritto da lui dato alle stampe - esorta i confratelli ad esser fedeli alla grazia della vocazione francescana e generosi nell'osservare la regola. Aveva anche in mente il ripristino dei conventi di ritiro, « unico mezzo a far rifiorire, e dolcemente, la regolare osservanza ». La sua nomina a provinciale fu un tardivo riconoscimento per chi tanto aveva amato la provincia di Reggio e per essa aveva sofferto; in qualche modo veniva pure ratificato il suo incessante e contraddetto impegno nella ricerca e nell'attuazione del primitivo ideale cappuccino. Colpito da una malattia tossico-infettiva, o forse stremato dalla penitenza e dalle privazioni, lui che mai aveva goduto una florida salute, mori a Reggio il 28 gennaio 1803, a 78 anni di età, circondato dai suoi frati, ai quali raccomandò ancora una volta la concordia, l'obbedienza, la fedeltà alla santa regola. Fu sepolto nel presbiterio del santuario della Consolazione. Il padre Gesualdo era stato per tanti anni la figura piu popo– lare nella Calabria, dove era venerato come santo. La sua fama di apostolo e di scienziato rimase viva soprattutto a Reggio, dove ancora oggi sopravvivono modi di dire proverbiali legati al ricordo del padre Gesualdo, ad esempio: « Sembra un padre Gesualdo» (elo– gio di un uomo virtuoso); « E chi si crede ? un padre Gesualdo ? » (contro l'orgoglioso che si crede onnisciente e infallibile); « Eh si,

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