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4 --------------------,-------~----------- Nava musicato dal Maestro Valentini allie– tavano la processione. All e 18.30 la Chiesa di S. Domenico artisticamente apparata dal Signor Pagliani accogl_ieva il Simulacro di S. Francesco, e il P. Montanaro saliva il pulpito e pieno di gioia ed entusiasmo dava la ragione dell'andata in sua Chiesa e poi leggeva un elegante panegirico.--..la benedizione col Venerabile congedava l'm– menso popolo che gremiva la Chiesa. Il gionio della Solennità. L'ampio Tempio del Torri, che raramente 's-i riempie, dovea veder uno spettacolo sin-. golare nel giorno 20 febbraio 1927. Ele– gantemente apparata l'ampia cupola elis– soidale e abbondantemente illuminata sem– brava un limpo cielo di una purissima notte d'agosto ed avea una forza d'attra– zione singolare. Il Simulacro posto sopra una specie di palco sotto la cupola che sembrava parlasse a tutti, lo stemma france– scano illuminalo, che dall'altar maggiore dominava,- erano un richiamo efficace. Infatti fin dalle prime ore del Mattino il pubblico s'accalcava in quella chiesa e tutti i confessionali furono assaliti. Alle 7,30 usciva colla S. Mess~ Mons. Menegazzi ·per la Comunione Oei1erale e tale messa durò precisamente due ore! E di re che prima e dopo furono fatte moltissime S. Comunioni. Alle 10 incominciava la Messa Pontificale del!' Arcivescovo. li Tempio era stipatissimo, tanto che . molti, giunti alla porla della Chiesa, vedendo che non era possibile entrare, se ne r_itornavano ind ietro_ Al Vangelo tenne una inagnifica e pratica Omelia Mons. Menegazzi. Il Canto e la musica erano eseguite dalla Cappella di S. Domenico. Al Ponlitiièale prese parte il R.mo Capitolo della Cattedrale, il Collegio dei Parroci, i rappresentanti degli Ord ini Religiosi della Città, delle Associazioni Cattoliche, del'.a Oiuntà Diocesana, il Terzo Ordine Francescano e Domenicano. Convegno francescano al « Paradisino » . · li Direttore del T. O. F. di Modena avea indetto anche un convegno francescano alle 14, ed il simpatico ed infaticabile Cav. Ar– celli presidente del Circolo Operaio Cat- tolico avea gentilmente favorito il Teatrino per tale Convegno. Alle 14 il Teatrino era già gremito e subito si iniziò il Convegno. Parlarono applauditissimi: P. Alberto da Fiorenzùola Commissario per il T. O. f., il Prof. Claudio Nava Superiore dei Terziari di ·Modena, la Signorina Magnani Superiora delle Terziarie di Reggio E., D. Alberigo Maretli Direttore della Congregazione di Mirandola, Mons. Giulio Basfai Vicario generale del– l'Archidiocesi modenese in rappresentanza dell'Arcivescovo. A quel Convegno parte– ciparono le rappresentanze delle seguenti Congregazioni: con vessillo o croce: Reggio Emilia (intervenuti 53 col direttore P. Do– menico) - Pavullo nel Frignano (8 co l di– rettore P. Geremi a) - S. Martino in Rio (col direttore P. Serafino) - Mirandola (25) - S. Agnese (20) - Sozzigalli (28) - Suzzara (5) - Solignano (35 col direttore mons. Pa– nigadi) - Spilamberto (21) - Castelvetro (20) - Bastiglia (18) Staggia (1 O). Senza vessillo : Co– lombaro (15) - Maranello (10) - Sorbara - No– vellara - Nonantola - Casteivecchio - Zocca - S. Vito - Quartirolo di Carpi - Vignola, Chi esa Cappuccini. C'erano pure terziari isolati di Scandiano, SassJòlo, Braida, Ma– greta, Levizzano, Corlo, Albareto, ecc. I Terziari uscirono dal Convegno entusia– smali. E veramente i conv_egni francescani permeati da quella fraternità che procede da S. Francesco danno forza e s~nla emulazione. All e 15,30 si chiuse il Convegno e · im– mediatamente si andò a $. Domenico. Imponente · processione finale. Rec itata la corona francescana, il Can. Tomaso Nediani saliva il pergamo per dire non un panegirico, ma un . inno al Serafico Padre S. Francesco! finito il Panegirico fu impartita dall'Arcivescovo la Trina Benedi– zione col Venerabile ed immediatamente si avviava la processione. Il ten1pio era stipato, ed immenso popolo stava fuori e riem– piva il vasto piazzale e già il corteo della processione era stato avvialo per via Cesare Battisti. Col seguente ordine: Procedeva il Crocifisso della Confraternita più antica della città, · quella di S. P ietro martire in S. Eufemia. Seguivano il'lstitttti femminili ,

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