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-e 71 -- Can, D. Attilio Pelesi [ fig. 52] /' IL GRANDE D 1 ASSISI I Il bosco· udiva il s9nito, mite Francesco, delle , ue parole nei mattutini zeifiri, al saluto primier dell'aureo sole, quando rapite ali' estasi delle cose quaggiù t' avea !' 'oblio e il conversar cogli A::ig~li · ( Oh I te beato} e il letiziarti in Dio. Sorgevi dalla fervida preghiera ali' alitar de venticello ed in tua lingua semplice co l non:e fo chi1mavi ji fratello. Sorgevi : e I' 11!0 fremito delle turbe scomposte ed. affannate sedavi tu col balsamo delle parole tue sacre, ispirate. La tigre già cangiavasi in agno mite e ;' ira deponea, il lupo, il pardc, I' istriée, 9gni bèlva mansueta a te si fèa. Allora il triste secolc, d'ira armato di ferro e di furore, vide sull'alba r0sea, i segnali apparir d'un dì migliore. Ed invano soJnavano sistemi novi i sofi ed i poeti ; solo il poter d' ·:in Um:le . valeva a ricondLr giorni più lieti. Anche oggi, o Mite, fremono aspre e dure battaglie fra gli uma ni ; anche oggi o Grande, tornano ,· nostri provvedimenti ass'urdi e vani. Oh I quella tt:a ineffabile voce divina che operò portenti per altri fidi apostoli risuoni anche oggi sulle afflitte genti. E sia retaggio ai popoli di pace il tanto desYato acquisto; · e sovra tutti fiammeo risplenda sempre il labaro di Cristo. [ fig . 52] D. ,A. PELLESI. li Terz' Ordine Secolote Attualmente il T. O. s,e,ooJ,ane· di Sa.n F:ra ,noes.co , d' Ai,si<lli · ti,ene nel J\ILodenese un,' ot,tantinra di Oon,g1,eiga,za,oni a lla cli– pen,de,nza dei ,PP. Cappuc,cini con un icom– p1e,sso di c~ma q:uat,tron1Ufa, awrit.t i tra uomini -o dornn,e. Ri.p[·oduciÌJa,mo un g:rup,p,o fotografico -dei! peI!egrina,ggii,o dei terzi.ari modenesi a, Roma, nel!' a,gosto 1925 in: oect1,sion.e, d,el B. Giuh~leo. . S. Ftancesco tstltuis1w il Terz' Ordine fig, 53]

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