BCCCAP00000000000000000000723

.lf3 potente e ricca famigli.a, I.a 9uale era già promessa ,sposa a nobile e facolto-so gio– vin è'. Stava già per celeorarsi il matrimu– ni, ,quan.do la ·fanciulla, mossa dalle pre– di,çhe di fra Gher, ar.do Bo,ccabàdati, deter– minò cli abbandonare :J. mondo. Onde fug– gitasi s·eigretamente dalla casa paterna; se · ne andò a Parma, e si rendette religiosa , cli s. Francesco nel monastero cli S. Dan1rn– no. .E ivi vissuta assai piamente qualohe ann-0: meritò di essere eletta badessa. Ma a.umentand"Osi gr,andemente il numero del– le suore. e non potendo esse più vivere per la povertà, si fu costretto .a prendere qual– che n-ro·vvedimento. \ Per cui la ba dessa ,Giovanna degli Ade– lardi. .rux:ompagnat.a da parecch:e con– sorelle. l' anno, 1250 ritornò a Modena, ner istituire ivi una nuova colonia. Accolta as,sai, cortesernente da Matteo Pio (30) , si trattenne [)l'esso, ~ui colle sorelle oltre act un ainrio, quando potutosi raccogli ere dai f.edeli suffi-cienti limosine, e donato si a es– se un luogo fuor di porta Bazzovara aa (Nicolò. padre · della badessa, ivi• a,ndarono ad abitare. In questa nuova abitaz'one, seb'ben-e vi fo sser o stati accompagnate con om,re e gioia dal clero, " e da un'in11nen– sa folla di J opolo », sebbene papa lnno- 0enzo IV coni molti suoi brevi eccitasse -a soccorrere cruelle sacre Vergini bisogno;;·.~, nondimeno .per l' infel',ce calamità dei ti:m– Pi.- conti11!uarono· a vivere in mezzo a disa- 1!:i di un'estrema povertà, i quali ci sono stati tra.n'lamlati da un codice del XIV, vi– stai ~ citato dal Tira-b'oschi (31) e dal P . llarlo cla Parma (32) :_ Ips e namque domine ét snrores non habentes terram, vineam, aut ullas vossessiones, stabant ibi sub qu.,. dam 11orticu dicti loci tamquam pauperes et eqene bonorum ternvoraliurn atque re– rum. licet ·i1y s11iritualibus habui?.darent, ut ftlie vatt1Jertatis, carentes etiarn vasts ad renonendum biadum et vi nurn, vel si quod a.liud mo eis ex caritci.te dabatur, ac CÌ-lum vannis, cubicubis et aliis ministeriiis ad iacendu~n vreterquarn forte rnodic e pale_e suver terrar17<. Il Signor:e socco.rse a .q;ueste pie che in mezzo a tanta miseria, rassegmate al mo . . volere. rnlmeggiavano, penitenziavano, e s1 esercitavano in ogni: virtù. Perchè il lo-ro iesempio mosse molte altre giovani delle più _insigni case di Modena ad abbandona– t·e il mondo e illusitri matrimoni per ab– bracc iare l'Online dei M: no.ri ecl entrare nel lOl';:J povero monastero. (33) Sicchè que– r;t.o- per le doli di esse e le donazioni cli ii– lustri e i·iccJ1i personaggi_ (34) potè togÌier– •si da.Ila. su,a. estrema povertà e venire a si agiato stato da co-struire un più atto con– vento. che- fu chiamat-o Monasterwm Mo– nialurn inclusarum Sancte Marie M1ttin. Ordini.. Sancii. Damian'i. Nelle gue~'.l'e civili della seconda metà del secolo X\ll e n--311' assedio di Modena, nosto dalle milizie ponti.fìzie, condotte· dal famo so capitano Ver.suzLo• Landa nel 1326, 'il celebre monastero e.bhe a soffrire di mol- ' ti da.nmi e ner:oeoli. Per cui le monache furon-0 coslrette più volte a uscire dalla lo– ro ca.sa. e rifugiar-e ·presso pie famiglie (35). Cessate 1)·0-i le guet·re e le turbolenze, e ve– nuta la. città in dominio degli Estensi- nel 1336. .ritornarono alla loro casa, ove abi– ta-rono sino al 1414, s,ino a ch e c0ctrette ad abbandonarla dalle continu e innondazio– n i. cornnrato -per 600 lire un vasto casa– mento n ella cinquantina. di 6 . . Barnaba, ~v: edificarono un nuovo monastero colla chiesa. MERAVIGLIOSO PROGRE·sso 11 movimento francescano ·specialmente per l'elo•quente ,p,redicazione del B. Gllerar– ùo Bo-ccabadaii. . e .gli esempi cli Gherardo Rangon e e delle prime nobili vergini ciel mrnnasterJ cli S. Damiano si sparse e si accese in guisa nella nostra città che rJu.· recchi s1Jo.si e pUJr questi delle principali famigli-e, s i separa,i·ono qi comune consen– s_o. ed e·ntrarono 1\ell' Online de' _Minori (36). Negli istrurnenti del secolo XIII del Liber ce11.su11.m del Vescovado di Modena, da me ecl:ito (37) sono c'itati più volte, come testi– moni frati dell'Ordine Minore cli· quel tem- · Ì.Jo, e alcuni delle nobili' famiglie della cit– tà o del suo territo-rio. In unq- clel 1282 ifanno tra gli altri da te– -sti-n1m1i i frati Constabil-e clei Constabili e Pi 'et.ro cle i Mona,ri; dorninus fra tribus vetro de m11.uo.riis. fra.tre Constab"ile de Constabi– lis. In un alt-ro del 1288 testimoniano i frati– •Gi,ovanni da Snezzano e Gerardino dei Fal– lopia, de ordine minot·um. In 1111 terzo, cl,el medesimo anno vi ·_leg– giamo iwesenti fra Bartolomeo~ maestro in Div'n_tà (38) , « 01•ctinis fratrum minorum ., e frate Rainerio degli 'Ad elardi. In allri del 1289 domino fra.tre phylippo de marçar,aib·us, domino, fratre Ugnlino de

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz