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,I •. f : . - 12 -· """"' . - IL PRIMO MOVIMENTO ~RANCE~CANO IN MODENA -- ( Mons. BERNARDINO RICCI, Prelato Domestico di S S.) Questo mov;mento, nella nost,ra città co– ~ninciò vivente ancora 5. "France,co. Anzi, -5€ è. a credere al ve·clriani, stor:co più. vol– te leggendario, il santo- fondatòre avrebbe i v i v~·edicato con molto frutto (1). La certezza d' avere il poverello cl' Assisi pr edicato nel 1222 nella -v'..cina città di Bo– J-0gna, e clell' ingresso a quei g;orni n e,- 1' OJ•dine Francescano di più modenesi, che lo stesso santo Pat.riarca, come osserva il Borghi (2), potrebbe av-e11e, arruolato · in 'Modena. e che di<v._ennero, come ~arra il Veclr;a,ni, segi;i.aci di lui, e alcuno beato (3), 1 on fanno iml)cr'obabile questa p~a tradi– zione. (4). D€;' più antichi seguaci modenesi cli S. Francesco, ci sono arrivati i nomi del B. Higeria e dei beati Gher,ru·clo Bocca.baciati e Gherardo, Rangoni . , GHERARDO BOCCABADATI Del primo il Veckani nei I Beati Mode- ~esi. in mezzo acl aobmida1nti parole, ci dà le sole e brevi no-tizie, che ci hanno t ramandato Francesco Banati nell' Arbore dell' o~•cline de-i Mi~ori e il p.adre Fra.n– (fesco Gonza,ga; Min' Etro .Generale di questo nelle sue cronache: Beatiis Rigerius, scri– ve il primo, Mutinensis, Beati Franciscl socius . nobilis quidern generis, s.ed sancti- . tate prae,tantior, Assisii · quiescU. - Beatus Rigerius ·a Mutina, narra il sec-0ndo, lJ. P. F ranciscl socius et miraculis ornatus . Molti h a~no · scritto clel se-condo. Nelle noUzie di lui. come in quelle dell' altro '. l- 1ustile fra,nce.scano, GheraÌ,do- Rangoni, mi 'appoggierò p1incipalmente sulla-. crona~a <lel Salimbene e la Dissertazione sui beati Gherardo Ranaoni e Gherardo Boccabadati di G -rolamo Tiraboschi, edita con addizio– n i e note da Luigi Maini (5), come. i la~ori -Pi ù autorevoli e critici intorno ai medesimi persona.ggi. 11 B. -Gherardo Boccabaclati cosi è ritrat– to nella éua cronaca da ·fra Salimbene co1- Ja fede di un compa,gno d' Ordine e cli v·i a,i;rnio, coll' evidenza descrittiv.a del suo marra.re : " Vi fu anche (tra i più celebri p1·edicatori del suo te.mpo) G:irardo da Mo- dena dell'Ordin,,e clei Frati Minori , · elle a tempi cle1la suddetta divozione (clevot,e pro– ce~sioni popolari con inni e canti) operò cose rnirab' li e fece moltt5' di !)ene: come B. Gherardo Boccabadati ( dal Vedriani) [fig, 6] ho Yeduto io co' mi ei occhi. Questi nel se- · colo. si cl1jamava Girardo Maletta. Nacqt!e di potente e ,ricca 'rami.glia, cioè dai Bocca– l)adati. . Fu uno dei :Pr:mi fralt dell'Ord"ir,b dei MiJ10•1"L non però uno, dei . dodici pri- mi compagni cli S. Francesco). Fu amico ed intimo del beato Francesco, e talvolta compagno: uomo cortern, a~sat Lberale, splend ido, religioso, onesto di costumi, as– S!'ìi castigato e m'isurato nelle parole e 11el- , le opere. Non ebbe che poca colttura di let– tere. Tuttélivia fu grande oratore ·e predi– catore ottimo e pieno di grazia.. Volevs1, an– dare in g:ro per tutto ' l mondo. Al tempo della delta devozione i Parm1g.giani affida- li rono a lui la signoria di Parma, .acclaman- 1 clolo, podestà, (29 luglio 1233), con potere cli acco-rcl are in pace fra 1oro quelli ' che lii ,per ir·an cori erano in crss'cd io. E co~ì fece, f,

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