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P. ROCCO CDOOHIA DA CESINALE: O.F,M.CAP. Il primo periodo è da P. Rocco condensato nel primo volume della Storia. Do1lo due capitoli che chiameremmo introduttivi, uno sulle condizioni religiose e sociali che maturarono la riforma protestante e la grande risposta cattolica, l'altro sull'istituzione dei cappuccini, colti nella loro fisonomia più saliente di « apostoli del popolo>), gli altri 19 trattano dell'attività missiJnaria svolta da questi rispettivamente a Costantinopoli, Candia, Lepanto, I:almazia, Valtel– lina, Svizzera, Francia, Valli Subalpine, Savoia, Vallese, Germania, Sali– sburgo, Fiandre., Province Renane, Inghilterra-Scozia-Irlanda, Palestina, Egitto, Barberia, Malta, Maranhao. Una raccolta di Brevi pontifici e altri importanti documenti e studi come la lunga e dotta dissertazione sul linguaggio 'l'upi, chiude il volume (69). Se si escludono forse le Missioni connesse col calvinismo svizzero e l'ugo– nottismo di Francia, in questo primo volume più che di missioni organizzate si tratta di apostolato episodico, conseguente l'irrompente vitalità dell'Ordine e l'entusiasmo per l'apostolato delle prime generazioni di cappùccini. Supe– l'ato il periodo d'assestamento e d'opposizione (70), essi s'irradiano rapida– mente per l'Europa, il medio Oriente, .il nord dell'Africa con una puntata nel sud America (71), presenti ovunque più infuria l'eresia oppu::-e i cristiani ge– mono sotto il giogo musulmano; ma sempre in modo sporadico ed episodico. L'organizzazione viene con l'istituzione di Propa,ga,nàa, Fiiàe di cui 1:,i può ben dire che i cappuccini si allineano .immediatamente tra i missionari più fe– deli (72). P. Rocco parla di qµesta istituzione iniziando la trattazione del se– condo periodo della sua Storia, e cioè nel primo capi-colo del volmne II. Ma questo primo capitolo, pure a carattere introduttivo, può esser preso a saggio anche della straordinaria vastità della sua cultura che, lungi dall'esser raffazzonata e d'accatto, appare meditata e compenetrata nel suo spirito. Dopo aver pro-· spettato in generale il problema della Fede e della propaganda che è da essa inscindibile, s'addentra risolutamente nell'indagine del proEelitismo ebraico, pagano, cristiano, musulmano, scismatico, russo, protestante, per soffermarsi di proposito sull'apostolato missionario cattolico, i suoi organi, la sua forza d'at– tacco, i suoi mezzi e il suo sviluppo, il suo prototipo scelto a protettore di Pro- (69) Sono, complessivamente, 11: A S. Giuseppe da Leonet.sa in Costantino– poli. Breve ed ubidienza - I Gaqn;,uccrini a Lepanto - Le Quaranrore - GU. Stati di Tolosa al Papa - Il P. Giusep,pe (Tremblay) da Parigi: pensiere d.i Terra Sarnta - Facoità rnelle Missioni Subalprine - Cappuccini e Ministri deg;i infermi in Un,. gheria - Il B. Lorenzo da Brindisi e la Lega cattolica in Alemagna - Pietro da Piacenza in Algeri - Il giubileo in Barberia - Il Tupi. (70) Cfr. P. CUTHBERT, O.F.M.Cap,, I Cappuccini - Un Con-:ributo aUa storia della Controriforma, trad. dall'originale inglese di P . .Arsenio da Sant'Agata Fel– tria, O.F.M.Cap., Faenza 1930. Cfr. sopratutto il cap. III: La lotta per la libertèl. (71) Nel Maranhao (Brasile), con una spedizione di cappuccini francesi avve– n;ut!} nel l611. (72) « Nullus. fortasse Ordo religiosus tot evangelicos operari0s protulit ad has sacras expeditiones adgrediendas, quot Orda noster eidem S. C::msilio (Congrega– tioni Propagandae Fidei) semper obtulit )), Cfr. P. MELCHIOR A POBLADURA, O.F.M. Cap., Historia Generalis Ordinis FF. MM. camwcìnorum, pars II, v. I, Roma 1948, p. 268.

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