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88 P. ROCCO COOOHIA DA CESINALE O.F.llLCAP. ricerche sopratutto nell'archivio coloniale (48) ai primi del 1868 torna in Italia (49) e nella primavera seguente raggiunge l'Arabia; poi visita in lungo e in largo l'India inglese da Ceylon a Meliapur, Madras, Bettiah e Kiuri presso l'Himalaya, da Agra e Delhi fino a Surate e Bombay, raccogliendo un'im– mensa quantità di documenti. Nel ritorno continua le sue ricerche in Egitto e in tutto il nord Africa. Oltre due anni durano questi suoi viaggi. Ritornato a Roma, nel '70 vien eletto Procuratore ad interim delle Missioni cappuccine e prende parte al Con. cilio vaticano come teologo del V!')scovo di Rodiopoli Mons. Paolo Tosi, O.F.M. Cap., Vicario apostolico di Allahabad, e procuratore del Vescovo di Savannah (Stati Uniti), Mons. Ignazio Persico, pure cappuccino. Nel 1871, mentre lavora alla stesura del II e III volume della Storia e ha riassunto l'ufficio di Lettore al Collegio per le Missioni estere, pubblica anche una breve biografia di Pio IX in occasione del suo Giubileo pontificale (50). I due volumi della Storia furono pubblicati nel 1872-73. Ma ormai egli è tolto al suo Ordine e posto al servizio della Santa Sede che ha avuto modo di conoscere la sua dottrina e il suo zelo e lo crea vescovo affidandogli molteplici delicati incarichi. MONS. ROCCO COCC'BIA Il periodo dell'attività diplomatica e pastorale di P. Rocco va dal 1874 al 1900, cioè sino alla sua morte: periodo importante che ben meriterebbe uno studio, ma anche qui il nostro scopo ci porta a riassumere solo alcuni s<>hele– trici dati. Il 13 luglio del 1874 Pio IX lo crea vescovo titolare di Orope con l'incarico di amministrare l'archidiocesi di S. Domingo e di rappresentare, in qualità di Delegato Apostolico, la Santa Sede presso le tre repubbliche americane di S. Do– mingo, Haiti e Venezuela (51). Consacrato vescovo il 26 dello stesso mese dal Card. Monaco la Valletta, salpa da Genova l'agosto seguente col suo segretario P. Bernardino Di· Milia. A S. Domingo Mons. Cocchia rimane 8 anni. Nel set– tembre del '74 presenta da prima le sue credenziali al governo dominicano e si dà tosto a ordinar la vasta arcidiocesi. Poi sul principio del '75 si reca ad Haiti e presenta le sue credenziali anche a questo governo. Ritornato a S. Do– mingo, visita diverse province della sua archidiocesi sottoponenclosi a un duro lavoro di preclicazioni e istruzioni ( 52). Ma il punto più spinoso della sua missione erano i rapporti della Santa Sede con il governo venezuelano, impersonato dal dittatore Guzman Blanco, un (48) Seraphisohes Welta'q)ostolat, o. c., a. IV, 1928, P. 321. (49) Nella congregazione del Definitorio generale del 4 marzo gll è conferito il titolo con i privilegi di ex-Provinciale. lb. (50) D'ALESSANDRO, Mons. Rocco (Jocchia, o. c., p, 10. (51) « Fu anche Vicario e Delegato Apostolico nelle Antille». Ib. (52) DI MILIA, Elogio funebre, o. c., p. 16. Già nel dicembre del '74, a. quanto ci assicura il Di Milia che fu suo segretario in quegli anni, era stato « ricostituito il Capitolo Metropolitano, ripristinato il Seminario..., decorato e riaperto il pa,– lazzo arcivescovile, rifornite di parroci tutte le parrocchie». lb.
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