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P. ROCCO COOOHIA DA CESINALEi O.F.M.C~. 83 « pallido sunto)) (17); e allora maggior val_?re acquistano le st'.>rie particolari come quelle del Bertrand sul Maduré (18), del Mlillb3:uer sulle Missioni del– l'India (19), del Pachtler sul Tonchino e la Cocincina (20), del Michelis sul– l'Oceania (21), dello Shea sulle Missioni dell'America del noré. presso gli in– diani (22), dell'Huc sulla Cina, la Tartaria e il Thibet (23), e altre. In questa ripresa l'Italia sembra arrivar dopo, preceduta d=.l Belgio, dalla !<'rancia, dall'Olanda e dalla Germania. Cause diverse, non ultima il frantu– mamento politico della penisola e il giuseppinismo inaugurato dall'Austria, spiegano la. sua lentezza nel riallinearsi in questo nobile arringo che aveva già formato la sua gloria nei secoli .antecedenti. Il Tragella, nel volume ci– tato (24), coglie attentamente quegli elementi che, dopo. vari tentativi, sfo– ciano, anche in Italia, nella creazione di diversi istituti prettamente missio– nari. A prescindere dai Pallottini e dai Salesiani, istituti con:.plessi che solo in un secondo tempo si orientano anche verso le Missioni (25), importanti sotto questo punto di vista sono le Missioni estere di Milano (18m), i Figli del S. Cuore di Verona (1871), l'Istituto di S. Francesco Saverio per le Missioni estere di Parma (1895), i Missionari della Consolata di Torino (1901). Di decisivo apporto e direi quasi determinante in questa ripresa rimane il riassestarsi degli antichi Ordini o Congregazioni religiose che, come i ge– suiti, i francescani, i lazzaristi, i domenicani, ricompaiono suLe posizioni già brillantemente tenute nel passato o, con rinnovato ardore, ne cc,nquistano delle nuove. I CAPPUCCINI Anche se il grande e decisivo impulso. modernD alle Missioni cappuccine verrà solo sotto il generalato del P. Bernardo da Andermatt ehe ne sveltisce l'organizzazione ed emana il primo ponderato Statuto (26), i ·,'.!appuccini sono (17) Cfr. MAnROLLE, Le Prétre devant le sièOle, Sceaux 1840, par. 4, VI, p. 181, ripreso da P. Rocco nella Stor.ia delle Missioni dei Capp//1,CCini, t. I, Parigi 1867, p. XIII. (18) La Missio11, de Maduré, Parls, 1847-50. (19) Geschichte der katholisahe<n Missionen in Os·tindien, F:eiburg in Brei· sgau 1852. (20) Das, Chris,tentum in Tonlcin und Coohinchinc. Paderborn 1862. (21) Die Vollcer der Sildsee und die Geschichte der protestantischen und ka,.. thOlischen Missionen unter denselb(1n, Munster 1847. (22): His,tory o/ the catholic Missions among the Indian tribes, in the Unìteà S'tates; New-York 1855. (23) Histoire du Christianisme en Chine, 1857; Le ClLrfatianism.e en Chine en Tartarie et au Thi,bet, 1858. (24) Cfr. Le Missioni Estere di Milano, o. c., cap. I: L'Italia missio1iarìa. nel primo Ottocento, p, 1 e ss. (25) I salesiani assumono la celebre Missione di Patagonia nel 1880; i pallot– ·tlni entrano nel Camerun nel 1896. (26) Il P. Bernardo da Aridermatt, uno dei più grandi generali dell'Ordine cappuccino, è eletto la prima volta generale nel 1884; lo Statut//1,m p,ro MssionibU8, che contiene pure la nuova organizzazione delle Missioni affidE.te all'Ordine, è pubblicato e approvato ad quinquennium nel 1887, poi in moc.o definitivo nel 1893. (Cfr. P. CALLISTO DA GEISPOLSHEIM, Dilucidatior.es in statutum P·TO Mi88'to,.. nibus Ord. Fr. Min. Capucainorum, Romae 1949, p. 7). Il fatto più importante di questa riorganizzazione consiste in questo che, mentre prima le Missioni dipende– vano direttamente dalla Procura delle Missioni che poteva mandare in una singola
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