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LINEAMENTI STORICI DELLE MISSIONI CAPPUCOINE TR,A GLI INFEDJJJLI 77 nuova espansione con la geniale istituzione dell'Opera, àeZZe Messe Sera,ff,che, attuata in collaborazione con la terziaria svizzera Frieda Fo:ger (1899). In un cinquantennio circa (1885-1835) il numero deJ. missionari sali rapi- . damente a circa 1500, esclusi i sacerdoti indigeni, e le Missioni da 22 raggiun– sero n numero di 50 (79). I campi di lavoro si moltiplicarono in Africa,: Eri– trea (1894), Congo Belga (1911), Somalia ;francese (1914), Tanganika (1922), Rhodesia (1931), .Africa insulare francese (1932); in Asia,: con le nuove circo– scrizioni ecclesiastiche, .oltre quelle preesistenti, di ,Allahabad (1890), ,Ajmer (1892), Simla (1910) in India; di Tsinchow (1922) e Pingliang (1929) in Cina; di Kiamusze (19333) in ;Manciuria; di Pontianak (1905) e Medan (1923) nell'In– donesia; di Guam (1911) nelle isole Marianne; in America: con le nuove Mis– sioni di Goajira (1890), ;Maranhao (1892), .Caquetà (1893), .Alto Solimoes (1910), Buefields (1913), Caroni (1922), s,. José de Grajahù (1922), Sant'.Andrés y Pro– videncia (1926). Celebri missionari in questo cinquantennio ;furono, tra gli altri, ;il P . .Ales– sandro da Varazze in Tunisia, decorato a più riprese dal governo ;francese per la sua instancabile opera di carità ;fra ebrei e musulmani; Mons. Jarosseau, apostolo .dei Galla in .Abissinia e continuatore dell'opera del Card. Massaia; P. Michele da Carbonara e Mons. Camillo Carrara ;fondatori delle fiorenti cri– st.ianità eritree; Mons. Bernacchioni e Mons. ?oli .in IndJ.a, si:periori ecclesia– stici per lunghissimi. anni rispettivamente di .Agra e .Allahabad in India, crea– tori di multiformi opere e istituti; il P. Bruno da Parigi, grande organizzatore e animatore del seminario per i sacerdoti indigeni del medi:> Orente a Co– stantinopoli; :M;ons. Pacifico Bos pioniere della conversione dei D.ajak nel Borneo olandese; P. Gioacchino La Lumia da Canicattì, ardente missionario al Bra– sile morto ;in concetto di santità; P. Pacifico da Cefalonia, apostolo degli indi dell'Alto .Solimòes; P. Daniele da Samarate, animatore della ,asta colonia ùi S. .Antonio del Prata (Parà) che, contratta la lebbra nell'esercizio del suo Mi– nistero, fini per dedicarsi eroicamente all'assistenza di questi nel lebbrosario di Tocunduba <t 1524) (80). OONOLUSIONJJJ La seconda guerra mondiale (1939-1945), con la sua furia jevastatrlce che sconvolge molte province dell'Ordine ma sopratutto accumula rovine e produce larghi vuoti nel personale di molte Missioni (81), segna certo una stasi, ma non arresta il movimento d'espansione, e molto meno spezza :•entusiasmo dei missionari che, con· rinnovato ardore, rispondono all'appello del Maestro: Euntes in munàum universum, praeàica,te eva,ngelium omni crrntura,e (82). Dal 1940 al 1950 nuovi campi d'attività missionaria sorgono in Africa,; En– deber, Rosanna (.Abissinia), Berberati (.Afr. Eq. ;francese), Mozambico, .Angola, Capo Verde; in Asia,: Lucknow, Jhansi, Gorackpur (India), :Rru-Kyu (estremo (791) P. AMEDEO DA VARAZZE, Itinerario, o. c., D. 206. (80) Evidentemente non può :trattarsi qui che di qualche no:ne, venutoci per primo alla penna. (81) Cfr. P. METODIO DA NEMBRO, Guerra e MisiS/Ìoni, Roma, 1950, p. 11-177; Questi dati non sono però completi, (82) Mare., XVI, 15.

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